Le ‘Ferrari’ riemerse "Un regalo ai bambini"

Michele Tortorella ha recuperato dall’acqua la sua collezione di macchinine "Ma ho deciso di donarle ai più piccoli che aiutavano gli adulti a ripulire".

Le ‘Ferrari’ riemerse  "Un regalo ai bambini"

Le ‘Ferrari’ riemerse "Un regalo ai bambini"

di Annamaria Senni

"La sorpresa più grande è stata vedere la gioia di quei bambini che ricevevano in dono le macchinine, e così ho deciso di donar loro tutti i modellini della mia collezione di Ferrari". Michele Tortorella abita in via Ex Tiro a Segno in una delle zone più colpite dall’alluvione, vicino al fiume Savio. Modellista di macchine statiche e dinamiche ha perso gran parte della sua collezione. "Mi sono ritrovato il cartone in cantina di tutte le macchine Ferrari nella confezione originale della De Agostini – dice Michele Tortorella di 42 anni - il primo pensiero è stato di restaurarle e riportarle in vita, ma avevamo tutti i garage allagati e nella disperazione più assoluta ci si sono presentati 50 volontari tra cui un bambino. Vederlo mi ha dato lo slancio per capire cosa avrei fatto di quelle macchine che ancora si potevano salvare. Una forma di ringraziamento verso quei ragazzini che spontaneamente mi hanno aiutato a sgomberare la cantina allagata". Anche Michele, nel suo piccolo, voleva fare qualcosa per gli altri, e ha pensato ai bambini. "L’acqua nella nostra abitazione è arrivata nel pomeriggio di martedì – racconta – l’azienda per cui lavoro ci ha fatto rientrare tutti a casa, dato che la situazione stava diventando critica, e mentre lavoravo in smartworking, alle 16, ho visto la colata di fango che veniva verso casa e le macchine in strada che galleggiavano con l’acqua a un metro e dieci di altezza. Quella notte l’abbiamo passata senza dormire. Vivendo al terzo piano mi sentivo più tranquillo, ma la preoccupazione era per la vicina anziana che vive al piano primo. I danni a casa sua sono stati moltissimi".

"Trovare i giorni seguenti queste anime riunite tutte con una pala e un secchio in mano – continua Michele Tortorella – e incontrare questi ragazzini che non vedevano l’ora di darti una mano, mi ha commosso. A loro bastava anche solo spostare un sasso, non gli importava cosa dovevano fare. Tutti con le loro palette e i loro occhi pieni di stupore e di amore per la persona che stavano aiutando. Così ho girato per la mia via e ho iniziato a distribuire le macchinine ai bambini più piccoli, tra i 5 e i 7 anni, che trovavo impegnati ad aiutare i più grandi. Ad un bimbo gli si sono illuminati gli occhi, e mi ha detto: ‘io sono un Ferrarista lo sai’?".

Michele Tortorella vive con la compagna Alessandra Bosi con cui si sposerà il prossimo 2 dicembre. In questi giorni sono scesi in strada assieme agli altri e con gli stivaloni ai piedi hanno girato per le vie per aiutare chi aveva più bisogno.

"La cosa che ci ha addolorato di più e che ci ha fatto fermare a riflettere e ci ha spinto a sostenerci l’un l’altro - conclude Michele - è stato vedere i cumuli di tutte le cose danneggiate gettate vicino a casa. Ci siamo fatti delle domande sul senso della vita: tu puoi accumulare finché vuoi, ma ha senso se poi arriva una calamità e ti porta via tutto?".