L’omicidio Benini. La nipote assolta dalla Corte d’Appello dopo 6 anni di processi

La donna era stata inizialmente condannata in primo e secondo grado. Nel 2022 la Cassazione aveva annullato la sentenza a 21 anni.

L’omicidio Benini. La nipote assolta dalla Corte d’Appello dopo 6 anni di processi

L’omicidio Benini. La nipote assolta dalla Corte d’Appello dopo 6 anni di processi

È stata assolta la donna accusata e condannata in due gradi di giudizio per l’omicidio di Alfredo Benini, l’anziano di 87 anni brutalmente aggredito il 15 ottobre 2017 all’interno della sua abitazione in via Santarelli, nelle prime campagne di Cesenatico. Il fatto clamoroso è avvenuto ieri a Bologna, in Corte di Appello, dove si è tenuta la seconda udienza del secondo processo alla donna oggi 62enne, accusata di essere l’assassina di Benini. Torna dunque più che mai di attualità il caso che fece scalpore, in quanto dopo le prime ore di quel fattaccio, in cui i carabinieri fecero indagini a 360 gradi senza scartare alcuna ipotesi, incluso l’atto violento di un malintenzionato, le attenzioni si concentrarono subito su Paola Benini, l’allora 55enne nipote della vittima. Fra Alfredo e Paola ci furono delle discussioni per questioni di soldi e la nipote, per un motivo appunto economico, secondo gli investigatori avrebbe aggredito il padrone di casa. La ricostruzione dei carabinieri ha fatto emergere una lite furibonda, al termine della quale Paola Benini avrebbe più volte picchiato lo zio, colpendolo in pieno volto e alla testa, utilizzando anche un corpo contundente. L’anziano ha rischiato di morire, ma con le ultime forze è riuscito a trascinarsi in giardino, dove passanti e vicini hanno dato l’allarme. Da quel giorno Benini non si era mai completamente ristabilito, non era mai più riuscito a reggersi sulle proprie gambe, è stato operato all’ospedale "Bufalini" di Cesena, una parte del ricovero l’ha poi trascorsa nel reparto di lungodegenza dell’ospedale "Marconi" di Cesenatico ed è poi spirato il 13 maggio 2018. L’unica persona imputata era la nipote Paola Benini, la quale venne arrestata il 17 febbraio 2018.

La donna si è sempre professata innocente, ma gli investigatori erano convinti della sua colpevolezza ed in primo grado, il 14 giugno 2018, in tribunale a Forlì le è stata inflitta una pena di 24 anni di reclusione per omicidio, più le spese legali e i risarcimenti. Dopo aver trascorso diversi mesi in carcere a Forlì, il 31 gennaio 2019 le furono concessi gli arresti domiciliari. Il 13 luglio 2019 il giudice firmò una ordinanza che revocava gli arresti e da allora Paola Benini è libera in attesa della chiusura dell’iter processuale. Il 23 dicembre 2019 il tribunale emise unaordinanza per il sequestro conservativo dei beni di Paola Benini, i cui legali avevano presentato nel frattempo l’appello. Il 15 ottobre 2020 a Bologna la Corte di Appello condannò l’imputata a 21 anni più le spese processuali, confermando nella sostanza l’impianto accusatorio. Il 21 giugno 2022 a Roma, la prima decisione clamorosa, quella della Corte di Cassazione di rimandare tutto alla Corte di Appello, riaprendo di fatto il caso, annullando la sentenza di 21 anni di reclusione, non ritenendo valide le dichiarazioni fatte da Alfredo Benini ai carabinieri sul letto dell’ospedale, nei giorni immediatamente successivi al 15 ottobre 2017, quando la vittima fece il nome della nipote Paola Benini. In questi sei anni e mezzo la giustizia ha fatto il suo corso. Dopo la Cassazione i fascicoli vennero così rimandati a Bologna, dove ieri Paola Benini è stata assolta. Oltre al processo penale è in corso un iter civile che vede i parenti di Alfredo Benini alle prese con altre vie legali. Giacomo Mascellani