Maxidebito di Onda Marina Un milione di arretrati

Porto turistico di Cesenatico, canoni per le concessioni demaniali non pagati. La società ha impugnato le cartelle esattoriali in sede amministrativa.

Maxidebito di Onda Marina  Un milione di arretrati

Maxidebito di Onda Marina Un milione di arretrati

L’intricata vicenda imprenditoriale, amministrativa e giudiziaria di Onda Marina, il porto turistico di Cesenatico gestito dal 1996 dalla società Coast to Coast che fa capo a Gaetano Astolfi, imprenditore turistico di Bellaria, si arricchisce di sempre nuovi particolari. L’ultimo di cui si è avuto notizia riguarda i canoni per le concessioni demaniali: nei confronti dello Stato, la Coast to Coast avrebbe un debito di circa un milione di euro; le cartelle esattoriali con le somme da pagare sono state impugnate in sede amministrativa dalla Coast to Coast. Nei confronti del Comune di Cesenatico, invece, mancherebbero i pagamenti relativi a un paio d’anni (2019 e 2020) per un totale di circa 20.000 euro.

Intanto i venti diportisti che nell’aprile scorso, assistiti dall’avvocato cesenate Alfonso Celli, hanno vinto la causa, iniziata 19 anni prima, per la dichiarazione di illegittimità dello sfratto intimato nell’aprile 2000, su richiesta della Coast to Coast, dal Ministero delle Infrastrutture per il tramite della capitaneria di porto di Rimini, ancora non hanno visto i 96.238 euro assegnati come risarcimento danni dal giudice Carolina Gentili di Bologna, somma alla quale vanno aggiunti gli interessi, le spese legali e quelle per il consulente tecnico. E l’avvocato Celli ha chiesto ulteriori 200.000 euro a titolo di risarcimento. Alcuni proprietari di imbarcazioni che avevano avuto l’assegnazione dei posti barca per l’ormeggio dalla precedente gestione, fallita nel 1990, avevano pagato il canone fino al 2024, ma dovettero andarsene. In teoria, secondo la sentenza della giudice bolognese, la Coast to Coast dovrebbe anche restituire i posti-barca a coloro che furono sfrattati illegittimamente, ma è improbabile che ciò accada poiché questa intricata matassa giudiziaria sicuramente richiederà ancora molto tempo per essere sbrogliata e andrà oltre la fine del 2024, quando scadrà la concessione alla società di Gaetano Astolfi per la gestione del porto turistico Onda Marina di Cesenatico. Quel che accadrà dopo questo termine non si può proprio prevedere. È certo, comunque, che questo è un pessimo esempio del funzionamento della giustizia italiana, motivo per il quale imprenditori stranieri rinunciano a investire in Italia, pur apprezzando il nostro paese e le sue capacità produttive. In una trentina d’anni attorno a un porto turistico di non grandi dimensioni si sono sviluppati due processi penali, due civili e uno amministrativo, tutti con esiti negativi per la Coast to Coast che però ha sempre continuato indisturbata a gestire gli ormeggi e tutto quello che c’è attorno, e a riscuotere canoni e affitti.

Paolo Morelli