Militanti divisi in due liste. Fu ’certificato’ Capponcini

Nel 2019, il Movimento 5 Stelle cesenate si divise in due liste per le elezioni comunali, causando tensioni interne. Dopo mesi di incertezze, la lista di Claudio Capponcini ottenne la certificazione e raccolse l'8,7% dei voti, eleggendo un solo consigliere.

Nel 2019, l’anno delle precedenti elezioni comunali, il Movimento 5 Stelle cesenate visse mesi d’inferno, prima di presentrsi alle urne. Spaccato al suo interno, vennero formate due liste ‘concorrenti’ per le amministrative del 26 maggio 2019 che attesero di ricevere il simbolo dalla staff centrale. O una o l’altra.

Fu un’attesa lunga e snervante che mise a dura prova la pazienza dei militanti e che complicò la possibilità di fare una campagna elettorale attrezzata e competiva. Alla lista che presentava candidato sindaco Claudio Capponcini e dei militanti storici se ne aggiunse un’altra di un gruppo di militanti che faceva capo a Claudia Ceccaroni, che succesivamente è scomparsa dalla scena politica.

La certificazione da parte dei vertici del Movimento e della piattaforma Rosseau arrivò a favore della lista di Claudio Capponcini a poco più di un mese dalle elezioni ammnistrative e dopo lunghi mesi di incertezze e divisioni interne i grillini cesenati poterono tirare un sospiro di sollievo. Fu presentata infine una lista di 17 candidati alle comunali. Il Movimento 5 Stelle raccolse l’8,7% dei voti e un solo consigliere eletto, il candidato sindaco Claudio Capponcini.