Montereale, il nodo della frana: "Serve un nuovo tracciato"

Interrotta la via di collegamento tra la Valle del Savio e quella del Cesuola. I residenti costretti a un percorso più lungo chiedono interventi risolutivi.

La scorsa settimana il Comune di Cesena ha riaperto un tratto di circa mezzo chilometro di via Santa Lucia, la strada che dal borgo di Roversano si snoda sulle colline verso Oriola, Diolaguardia e Sorrivoli. In realtà la strada è stata riaperta solo fino al centro Artexplora e al Relais Corbaia, perché subito dopo c’è una frana ancora più grande di quella appena riparata. Ma c’è un’altra strada della stessa zona che è stata inghiottita da un enorme smottamento di terreno e richiederà un intervento molto impegnativo per essere ripristinata: è via Montereale che collega la Valle del Savio con quella del Cesuola, dal borgo di Roversano alla chiesa di Montereale. Finora, a un anno dal dissesto idrogeologico, ne è stato riaperto un tratto di circa 600 metri da Roversano all’agriturismo Cà Decio. Il tratto rimanente è devastato insieme a terreni e abitazioni destinati alla demolizione. Una decina di giorni fa il sindaco Lattuca ha incontrato gli abitanti della zona sul sagrato della chiesa di Montereale. "È venuto a spiegarci - dice Roberto Bellagamba, un agricoltore di 54 anni la cui famiglia risiede da generazioni a Montereale - che il Governo deve mettere i soldi, poi si potranno fare i lavori. Ma se il Comune non farà il progetto, i soldi non arriveranno mai e la nostra strada resterà chiusa per sempre".

Bellagamba afferma che l’interruzione stradale provoca molti disagi: "Ci allunga parecchio la strada per raggiungere l’E45 che da via Montereale era molto più agevole, mentre ora dobbiamo passare da Cesena. La stessa cosa per la posta in giacenza che viene lasciata all’ufficio postale di Borello. Vista la situazione delle frane e dei collegamenti sarebbe più comodo se la posta in giacenza venisse lasciata a Cesena, ma non c’è niente da fare". "Un tempo – prosegue – c’erano ben quattro strade che collegavano la valle del Cesuola con quella del Savio, ma la mancanza di manutenzione le ha fatte andare in disuso e sono praticamente state inglobate nelle proprietà circostanti, anche se sulle carte sono ancora tracciate". Per ripristinare il collegamento tra le due valli, Bellagamba suggerisce: "Invece di ricostruire via Montereale seguendo il tracciato attuale, sarebbe meglio fare un tracciato nuovo seguendo i terreni più saldi. Io ho fatto decine di segnalazioni sulla pericolosità dell’attuale tracciato. C’è la possibilità di seguire un percorso più lineare. Per questo ho invitato Mauro Mazzotti, presidente del Comitato Alluvionati e Franati del quale faccio parte affinché ci dia una mano a convincere i tecnici che dovranno occuparsi della ricostruzione ad affidarsi alla nostra esperienza, non solo ai loro calcoli".

re.ce.