LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Nazione Futura fa largo ai giovani: "Facciamo sentire la nostra voce"

Nella sala Mescolini confronto tra alcuni dei candidati under 35 delle liste in corsa per le comunali

Nazione Futura fa largo ai giovani: "Facciamo sentire la nostra voce"

Nazione Futura fa largo ai giovani: "Facciamo sentire la nostra voce"

Largo ai giovani, anche in politica. Con uno spirito che in effetti i veterani potrebbero prendere più in considerazione: quello del rispetto reciproco, in uno scenario nel quale ognuno agguanta il microfono, sorride più o meno emozionato e racconta di sé, delle sue idee e dei suoi sogni. Perché i sogni - molto prima delle poltrone - devono essere alla base dell’impegno politico, soprattutto di chi alla politica si avvicina ora, da ragazza o da ragazzo, con l’intento di poter davvero fare qualcosa per gli altri. Era questa l’aria che si respirava ieri pomeriggio nell’ambito dell’iniziativa organizzata da Nazione Futura proprio con l’intento di dare spazio a quei candidati che fino a oggi hanno avuto meno occasioni di presentarsi alla comunità. "Siamo molto attenti alle tematiche giovanili - ha argomentato Francesco Mondardini, coordinatore di Nazione Futura e moderatore del dibattito - anche perché le questioni aperte che riguardano le nuove generazioni sono tante. E decisamente da non sottovalutare. In cima metto due aspetti, quello della disoccupazione giovanile, che a livello nazionale è ancora decisamente troppo elevata, e quello della partecipazione al voto, che rappresenta il più efficace modo per far valere la propria opinione e le proprie aspettative". L’evento si è rivelato una gradita sorpresa sotto tanti punti di vista, a partire da quello della partecipazione, tanto massiccia da riempire tutti i posti disponibili della sala Mescolini di corso Comandini. L’aspetto ancora più importante ha riguardato la composizione della platea, formata quasi esclusivamente da ragazze e ragazzi, amici dei candidati magari, ma in ogni caso rappresentazione di un’ondata nuova e che promette decisamente bene. Proprio questo aspetto dovrebbe probabilmente far riflettere su modi e usi della campagna elettorale, che in occasione di tutti i dibattiti che si sono fin qui succeduti a Cesena in queste settimane hanno costantemente visto platee quanto meno agée, senza riuscire a catturare l’attenzione dei giovani. Quello che si è visto ieri ha però messo in discussione molti assunti che troppo spesso vengono dati per assodati: non è affatto vero che i giovani e la politica sono due entità diverse. Soprattutto gli adulti di domani, già da oggi sono pronti a giocare un ruolo importante nella società. E meritano attenzione, rispetto e fiducia. Il resto sono stati propositi, slogan, legittime frecciatine e applausi. Belli gli applausi, soprattutto quando sono di tutti. Perché la politica è di tutti e per tutti. Servivano i giovani a ricordarlo.