ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Nicoletta Dall’Ara: "Non mi ricandiderò, il Pd non accetta critiche"

La presidente del consiglio comunale in rotta con il suo partito: "Dopo un mio intervento si è scatenata una campagna per farmi dimettere".

Ultimi mesi di lavoro per la presidente del consiglio comunale Nicoletta Dall’Ara (Pd), prima dell’addio.

Presidente Dall’Ara, qual è il bilancio di cinque anni di governo delle operazioni consiliari?

"Sono grata al sindaco Lattuca e al Pd per avermi dato questa opportunità e ai miei elettori per avermi sostenuto nel percorso. Ciò detto, non è stata un’esperienza facile: non essendo statain precedenza consigliera non ero abituata alle modalità di lavoro del consiglio comunale con tutte le implicazioni politiche, pratiche e burocratiche. C’è voluto tempo per ingranare. Mi sarei aspettata maggior supporto, mentre all’interno del mio gruppo avevo chi mi remava contro. Mantenere equilibrio e cercare di essere super partes è stato un esercizio difficile, ci ho provato e spero di esserci riuscita, poi le critiche sono all’ordine del giorno: le prevede il ruolo".

Quali sono stati passaggi più complessi?

"Quelli legati al periodo del covid dove tutto è stato stravolto e il nostro sindaco è stato bravo in quella circostanza a prendere in mano la situazione difficile, come anche anche durante l’alluvione. Per quanto riguarda le attività del consiglio durante la pandemia ci siamo adattati alla modalità online con qualche problema tecnico ma tutto è proceduto in modo abbastanza fluido".

È stato complesso tenere a bada i consiglieri più fumantini richiamandoli all’ordine?

"Nei consigli comunali dei primi tre anni i gruppi erano molto elettrici, bastava poco che i toni si alzavano. Ora accade con minore intensità o magari mi sono abituata e considero la cosa normale a differenza di prima. Ci tengo in ogni caso a ringraziare per la disponibilità al dialogo i capigruppo Strinati, Celletti, Rossi, Capponcini e Parise e il vicepresidente Di Placido sempre disponibile" .

Come si articola l’attività del consiglio di qui alle elezioni?

"Nel 2024 il consiglio comunale si riunirà ancora per tre o quattro sedute entro il 24 aprile, dopo di che le attività saranno limitate all’adozione di soli atti urgenti e improrogabili".

Si ricandiderà alle comunali dell’8 e 9 giugno?

"Dopo dieci anni da presidente del quartiere Al Mare e cinque da presidente del consiglio comunale non proseguo il cammino perché non ci sono gli stimoli giusti e non ho gradito quando il Pd per un post che feci su facebook con critiche sulla gestione del quartiere Al Mare ha messo in piedi una campagna contro di me in cui ho letto il chiaro intento di farmi dimettere. Si deve avere rispetto e capacità di accettare le critiche quando queste arrivano da chi per dieci anni ha lavorato sul territorio. Inoltre trovo che questo Pd non sappia valorizzare nel giusto modo le donne, pur risorsa così preziosa".

Lei si era schierata con la Schlein al congresso. Che effetto ha prodotto la sua elezione a segretario nel partito territoriale?

"Non saprei dare una risposta, perché ultimamente ho frequentato poco il partito".