PAOLO MORELLI
Cronaca

Operazioni fittizie per 33 milioni. Gianluca Salcini ai domiciliari

L’imprenditore 54enne è stato arrestato dalla Guardia di finanza per un giro di fatture false. Accusato anche di bancarotta fraudolenta in concorso con amministratori di società fallite.

Operazioni fittizie per 33 milioni. Gianluca Salcini ai domiciliari

Operazioni fittizie per 33 milioni. Gianluca Salcini ai domiciliari

La Guardia di finanza del comando provincia di Forlì ha arrestato Gianluca Salcini, 54 anni, imprenditore cesenate della logistica originario del Viterbese dove ha un’importante azienda agricola. L’arresto è avvenuto martedì mattina, ma l’uomo non è stato portato in carcere poiché il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Forlì, su richiesta della procura della Repubblica, ha disposto la detenzione domiciliare. Salcini è accusato di avere realizzato, grazie alla sua posizione di amministratore di numerose società che operano nel settore dei servizi e della logistica, un giro di fatture per operazioni inesistenti emesse da alcune aziende di autotrasporto e di servizi, per un ammontare complessivo di circa 33 milioni di euro. In tal modo le aziende che fanno capo a Salcini, la più importante delle quali opera nella gestione delle cassette per ortofrutta con sponde ribaltabili, avrebbero distorto i rapporti di concorrenza con le altre aziende che operano nello stesso settore, e avrebbe evaso le imposte sui guadagni delle sue imprese.

Le accuse nei confronti di Salcini sono di associazione per delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture false, nonché, in concorso con gli amministratori delle società fallite, per fatti di bancarotta fraudolenta. Il periodo al quale si riferiscono le contestazioni va da dall’inizio del 2022 in avanti, ma le indagini erano iniziate un anno prima.

I reati contestati sono analoghi a quelli al centro di un lungo processo (durato cinque anni) al quale Salcini fu sottoposto insieme a quattro autotrasportatori. Allora l’imprenditore era accusato di aver celato al fisco la somma di 52 milioni di euro nel periodo 2009-2016 sempre con il sistema delle fatture per operazioni inesistenti o con importi gonfiati. Il processo si è concluso il 2 febbraio scorso: Salcini è stato condannato a quattro anni di reclusione, gli autotrasportatori Gaetano Catania a 3 anni e 4 mesi, Santo Catania a 3 anni, Enrico Siclari a 2 anni e 4 mesi, Vincenzo Celi a 1 anno e 10 mesi e Antonio Giovanni Celi a 2 anni e 6 mesi.

In questo periodo Salcini ha affrontato anche diverse cause in ambito tributario, la maggior parte delle quali si è conclusa con la cancellazione degli accertamenti che gli erano stati contestati dall’Agenzia delle Entrate.

In un altro processo per traffico di influenze Gianluca Salcini era stato condannato a un anno e nove mesi di reclusione insieme all’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Forlì Angelo Gasbarro (due anni e quattro mesi).

Gianluca Salcini è un personaggio molto noto in città e non solo, anche se negli ultimi anni, amareggiato per le vicende giudiziarie nelle quali si è trovato coinvolto, ha diradato le sue uscite pubbliche: dichiara un reddito tra i più alti della Romagna, è appassionato di auto sportive, per un breve periodo è stato vicepresidente del Cesena Calcio durante la presidenza di Giorgio Lugaresi e ha creato una fondazione dedicata alla sorella Nadia per sostenere ricerche scientifiche sui linfomi e le leucemie volte a debellare la malattia che la portò alla morte.