Partiti i lavori al fabbricato confiscato

Partiti i lavori  al fabbricato  confiscato

Partiti i lavori al fabbricato confiscato

Sono cominciati ieri i lavori di adeguamento di un fabbricato confiscato alla mafia e che sarà adibito a deposito di sicurezza in cui collocare i beni culturali mobili recuperati dai territori colpiti dall’alluvione (quadri, sculture, volumi di pregio, oggetti artistici). Proprio la giornata odierna sancirà il cambio della guardia. Il fabbricato di 1.400 metri quadrati, situato in via Ferruccio Parri, era stato pensato come nuova collocazione dell’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, ma, insieme alla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura la situazione di necessità ed emergenza è stata immediatamente compresa mettendo a disposizione l’immobile. Il progetto di allestimento della sede è stato presentato venerdì scorso al Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, dopo il sopralluogo all’Abbazia benedettina di Santa Maria del Monte, sul Colle Spaziano dal Segretario Regionale per l’Emilia-Romagna Corrado Azzollini e dalla dirigente della Soprintendenza per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Federica Gonzato. "Un’altra operazione che dimostra il massimo impegno del Ministero per la salvaguardia del patrimonio culturale romagnolo danneggiato dall’alluvione" è la riflessione espressa con viva soddisfazione è stata espressa dalla Sottosegretario Borgonzoni. I primi interventi consistono nella messa in sicurezza del sito e nelle operazioni di adeguamento al nuovo uso, affinché diventi un vero e proprio polo operativo diviso per ambienti in cui "curare" il patrimonio culturale danneggiato. Viste le nuove esigenze, il deposito passerà nelle mani del Segretariato Regionale per l’Emilia-Romagna, che coordinerà i lavori di recupero del patrimonio culturale.

Raffaella Candoli