
di Giacomo Mascellani
Il nuovo Piano urbanistico generale lunedì sera è stato adottato dal Consiglio comunale di Cesenatico. Il progetto che determina le scelte future in termini di riqualificazione delle imprese e sviluppo residenziale, è passato con 10 voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra Pd-Pri, l’astensione di Mauro Bernieri e i voti contrari di Giulia Zecchi della Lega, Roberto Buda e Lina Amormino della Lista Buda. Alla seduta non hanno partecipatomi due consiglieri del M5S. Il voto è arrivato al termine di una seduta durata oltre sei ore, ma poteva andare peggio, visto che c’erano 224 osservazioni da mettere ai voti delle quali 32 accolte, 59 parzialmente accolte, 111 non accolte e 22 considerate non pertinenti (una parte di queste hanno richieste già previste dal piano).
Il sindaco Matteo Gozzoli, il quale ha anche le deleghe all’urbanistica, ha fatto una dichiarazione introduttiva cui sono seguiti gli interventi dei consiglieri comunali, le dichiarazioni di voto dei capigruppo, poi si è passati ai voti delle osservazioni e al voto finale.
Sui banchi dell’opposizione l’ex sindaco di centrodestra Buda ha nuovamente rimarcato che a suo avviso è stato un grave errore da parte di questa amministrazione cestinare il Rue e ha criticato il Pug perché lo ritiene penalizzante per cittadini e imprese.
Gozzoli ha ribadito che la Regione con la legge in materia ha dettato nuove regole, i cui punti di forza sono il recupero dell’esistente e il non consumo del suolo, con una visione politica che esclude il residenziale nella zona delle colonie.
Tra le fila del Pd il segretario comunale Emanuela Pedulli e il capogruppo Mario Drudi considerano l’adozione del Pug un passaggio importante: "Siamo orgogliosi di aver realizzato un Piano urbanistico generale per rispondere ai bisogni e alle potenzialità di Cesenatico per i prossimi 30-40 anni, consentendo di avere una città più moderna, di realizzare lavori fermi da tempo, rigenerando aree nel rispetto dell’ambiente.
La maggioranza unita Pd-Pri è stata determinante, così come il dialogo con le associazioni di categoria, le imprese e i cittadini, per fare scelte coraggiose e compiere un grande passo avanti rispetto al Prg fermo agli anni Novanta".
Il Pug, coordinato dalla dirigente, l’ingegnere Simona Savini, adesso sarà inviato al Cuav, il Comitato urbanistico area vasta, per un ulteriore esame e l’approvazione. Tra le principali novità sottolineate dall’amministrazione, c’è la modifica e la semplificazione della normativa riguardante le strutture alberghiere, per le quali sarà consentito innalzarsi di un piano oppure, se vi sono le condizioni, ampliare a terra per il volume equivalente a un piano. Per gli interventi più importanti di demolizione e ricostruzione o di accorpamento di due strutture, il Pug prevede la possibilità di innalzarsi fino ad un massimo di 26 metri, con i soli limiti legati al rispetto delle distanze dai confini e da pareti finestrate, come previsto dalla norma nazionale.
Per agevolare la rigenerazione diffusa sono previsti sostanziosi sgravi fiscali. Anche per gli stabilimenti balneari sono incentivate la demolizione e ricostruzione delle strutture esistenti o il loro accorpamento; inoltre cabine e depositi potranno essere accorpati alla struttura principale o ricostruiti per rinnovare spazi e servizi.