Picchiato e insultato dalla maestra: "Vicini al bimbo e alla famiglia"

Il preside della scuola elementare di Cesenatico: "Sono amareggiato e colpito da questa vicenda. Abbiamo subito sollecitato le procedure per un nuovo insegnante di sostegno che aiuti l’alunno".

Picchiato e insultato dalla maestra: "Vicini al bimbo e alla famiglia"

Picchiato e insultato dalla maestra: "Vicini al bimbo e alla famiglia"

La scuola si stringe attorno al bambino di 7 anni picchiato e maltrattato da una insegnante di sostegno. Il dirigente Saverio Gallizzi esprime vicinanza alla famiglia del piccolo scolaro di Cesenatico vittima del comportamento aggressivo di una maestra di 63 anni che doveva aiutarlo a superare le sue difficoltà personali nel percorso di studi ed invece gli ha fatto del male. Gallizzi, come state vivendo questo momento?

"Seguo minuto per minuto la vicenda, in costante contatto con il sindaco ed il provveditore agli studi, in attesa che la magistratura faccia il suo corso".

Cosa state facendo per aiutare il bambino?

"Siamo concentrati su di lui e la sua famiglia, ai quali esprimiamo la nostra massima solidarietà, facendo leva sulle nostre competenze didattiche ma anche sulle nostre responsabilità, incluso quelle psicologiche e per sollecitare le procedure per la nomina di un altro insegnante, perchè l’assenza dalla scuola sarebbe un ulteriore danno per il bambino".

Prima dell’arresto l’insegnante come si era comportata?

"L’insegnante in precedenza si era sempre mostrata disponibile a farsi carico dei casi assegnati".

Quando si sono mossi gli investigatori?

"In febbraio i carabinieri hanno chiesto la nostra collaborazione per eseguire delle indagini, ma io non sapevo di cosa si trattava e tantomeno ho fatto domande, che nelle fasi di indagini sarebbero state inopportune".

Da quanto tempo era assunta la maestra che è stata arrestata?

"Da due anni era entrata come supplente, quindi a tempo determinato, e si era sempre comportata bene nel seguire altri studenti, senza mai mostrare delle criticità".

Lei personalmente cosa prova?

"Sono molto amareggiato e colpito, anche perchè noi come direzione didattica abbiamo investito molto sull’inclusione, con progetti importanti sull’offerta formativa, varie iniziative e tanto impegno, perchè ci crediamo e siamo coinvolti".

Come stanno i compagni di classe della vittima?

"Con il consenso delle famiglie verranno avviati degli interventi in classe, di supporto da parte di personale specializzato che valuterà se gli eventi dei mesi scorsi hanno avuto qualche ripercussione sul loro benessere. La scuola rimane un luogo sicuro ed è nostro preciso dovere garantire che sia così, soprattutto in queste circostanze che non dovrebbero mai accadere. Monitoriamo gli scolari e questa è un’altra delle nostre priorità; al momento i riscontri sono buoni e non ci sono segnali negativi sulle ripercussioni, ma abbiamo coinvolto gli psicologi, per appurare che non vi siano segnali di allarme all’interno della classe e che non vi siano scolari che manifestino del disagio".

Quanti studenti seguite con gli insegnanti di sostegno?

"Abbiamo 30 alunni con differenti patologie e vengono seguiti da professionisti; a tutti garantiamo un piano educativo individuale in relazione alle esigenze di ciascuno".

Le altre insegnanti e i docenti di sostegno come stanno reagendo?

"Proprio per il fatto di seguire molti studenti individualmente, abbiamo un coordinamento dei docenti di sostegno. Ci parliamo costantemente e ci siamo rimasti tutti veramente male, anche perchè le maestre ed maestri che si occupano del sostegno sono dei professionisti, i quali oltre all’impegno mettono tanto cuore in ciò che fanno, spesso trascorrono al lavoro più ore del dovuto e lo fanno per amore".

Nel frattempo la maestra arrestata continua a rimanere agli arresti domiciliari, all’interno della sua abitazione in un comune del comprensorio di Forlì, in attesa del processo per aver picchiato e maltrattato il bambino di 7 anni, la cui prima udienza deve ancora essere fissata.

Giacomo Mascellani