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Polemiche a Longiano: Fratellanza critica le nuove tariffe del trasporto scolastico

Michele Fratellanza denuncia le disparità nelle tariffe del trasporto scolastico a Longiano, sollevando dubbi su equità e inclusione.

Michele Fratellanza

Michele Fratellanza

Nuove polemiche a Longiano. Questa volta a sollevarle è l’ex presidente del consiglio di frazione Michele Fratellanza, che lancia un appello al Comune e al sindaco Mauro Graziano: "Basta con i bambini di serie A e di serie B. Come ex presidente del consiglio di frazione di Budrio e Badia, mi sento in dovere di intervenire su una questione che sta suscitando grande preoccupazione tra le famiglie del nostro territorio: la gestione del trasporto scolastico. Ritengo doveroso richiamare l’attenzione sulle recenti decisioni dell’amministrazione comunale di Longiano riguardo al trasporto scolastico, una questione che sta creando un evidente disagio tra i cittadini e sollevando dubbi sulla coerenza delle politiche locali rispetto ai principi di equità e inclusione".

Numerose famiglie della frazione di Budrio hanno ricevuto in questi giorni l’avviso di pagamento per la tariffa di 148 euro annui per il trasporto scolastico verso la scuola media di Longiano, un servizio che fino a pochi anni fa era regolato da un contributo simbolico di 10 euro, uniforme per tutte le frazioni. Questa tariffa seppur ridotta tocca anche famiglie con Isee sino ai 3.000 euro con 45 euro e di 89 euro per chi ha redditi da 3.000 a 5.000 euro. In altre frazioni come Crocetta e Ponte Ospedaletto, il servizio continua a essere gratuito grazie alla gestione di Start Romagna e ai contributi regionali che azzerano la tariffa. Ma da Budrio il pullman Start Romagna per Longiano non passa e quindi si paga il trasporto comunale. Per molti genitori lavoratori, il trasporto pubblico rappresenta non solo una comodità, ma una necessità per garantire la frequenza scolastica dei propri figli.

Continua Michele Fratellanza: "Differenziare i costi in base alla frazione di residenza, senza un’adeguata analisi delle necessità e delle condizioni territoriali, appare contrario a ogni logica di giustizia sociale. La scelta di applicare una tariffa alle famiglie di Budrio e Badia mira a coprire un costo di 19mila euro su un bilancio comunale annuale che supera i 10 milioni di euro. Nell’ultima variazione di bilancio di questo fine novembre, oltre 48mila euro sono stati stanziati per gli allestimenti del Natale. Ignorare i bisogni di Budrio significa non solo minare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, ma anche rischiare di compromettere l’equilibrio sociale di una comunità che ha sempre dimostrato senso di appartenenza e partecipazione attiva. Ristabilire una tariffa, uguale per tutte le famiglie, non è solo una questione di giustizia, ma un segnale di attenzione e rispetto verso una comunità che chiede di essere ascoltata".