Quando Gatteo ’scoprì’ il mare Un secolo di stagioni balneari

Pubblicato un libro che ripercorre il centenario dei primi stabilimenti aperti il 15 luglio del 1923

Quando Gatteo ’scoprì’ il mare  Un secolo di stagioni balneari

Quando Gatteo ’scoprì’ il mare Un secolo di stagioni balneari

La stagione estiva volge al termine e quest’anno si è celebrato il centenario della località turistica di Gatteo a Mare – con la pubblicazione del libro "Gatteo a Mare un secolo di vita balneare (1923-2023)" promosso dalla cooperativa Sabrin e con il contributo finanziario di RomagnaBanca Credito cooperativo. Infatti il 15 luglio 1923, con tanto di lancio pubblicitario sulla rivista "Il Rubicone" (giugno 1923 n. 8) si inaugurava ufficialmente, attraverso un Comitato, la ... "prima stagione balnearia nella amena spiaggia denominata già "Due Bocche" (poi Gatteo a Mare) ...ove l’azzurra marina accolse nella sua sosta il legionario romano prima che Cesare varcasse armato il fatale Rubicone...Torni oggi, con le sue case bianche e ridenti a ritemprare nell’onde lustrali le razze mortali". Negli anni che seguirono, l’apertura della stagione balneare – fissata in seguito per il 15 giugno di ogni anno - veniva salutata con la "Festa del mare", una sorta di celebrazione allegorica organizzata in onore di tutti i bagnanti o villeggianti che tornavano al mare, come scrisse in proposito anche l’accademico d’Italia Alfredo Panzini sulla "Domenica del Corriere": ... ‘due fila di villette allineate, pulite, piene di onestà….ci sono anche fontanelle di acqua fresca e dolce e pioppi dalle foglioline verdi, palpitanti alla brezza del mare…’.

Due anni prima, nel settembre 1921, si era deciso da parte del Comune di concedere lotti gratuiti a coloro che intendevano realizzare fabbricati vicino alla spiaggia ancora deserta, selvaggia e incontaminata. Apparvero così i primi insediamenti, case, villette, servizi e capanni in legno, progenitori in qualche modo degli odierni stabilimenti balneari. Simbolicamente rappresentano l’inizio di quel sacrificio affrontato da quei lavoratori del mare per trarre proventi di vita, inizialmente dalla pesca, successivamente dal turismo. Ma più che i marinai e i pescatori, fu il lungo e faticoso cammino compiuto dai laboriosi contadini e artigiani dell’entroterra, poi operatori turistici in quel fantastico confine fra acqua, terra e cielo a rendere possibile lo sviluppo di Gatteo a Mare, specie nel secondo dopoguerra. Infatti Gatteo a Mare nonostante fosse nata come spiaggia più economica d’Italia, fino al 1944 era contrassegnata da ville e villini di nobili (anche il marchese di Bagno nella cui villa fecero, nel 1932, visita il principe Umberto di Savoia e la regina Maria Josè) e benestanti. Poi, nel dopoguerra, con l’accresciuto tenore di vita incominciò il turismo di massa, con pensioni, alberghi, colonie, ristoranti, etc...Tutto questo è documentato, con tanto di dati scientifici e immagini nel libro; ma un altro aspetto d’eccezione riguarda questo centenario: il 2 settembre del 1923 nacque in quel fantastico confine fra acqua, terra e cielo, Primula Foschi, la prima nata a Gatteo a Mare, ancora in splendida forma ed energica. Profetico quel lancio pubblicitario sulla stampa di 100 anni fa: "Volete la salute? Venite a Gatteo a Mare".

Edoardo Turci