Riviera, un’annata grigia Flessione ma solo del 3,8%

I dati ufficiali di luglio contrastano con le percezioni degli operatori. Presenze in crescita nelle città. Cesena (+3,3%) superata da Forlì (+21%).

Riviera, un’annata grigia  Flessione ma solo del 3,8%

Riviera, un’annata grigia Flessione ma solo del 3,8%

I dati turistici ufficiali di luglio e dei primi sette mesi dell’anno, fotografano una situazione meno negativa rispetto a quella percepita sul territorio e raccontata dagli stessi operatori economici, in primis albergatori e bagnini. Nella provincia di Forlì-Cesena dal 1° gennaio al 31 luglio si è registrato l’arrivo di circa 686mila turisti, con un calo del 2 per cento sull’estate scorsa, mentre le presenze registrano un meno 1,7 per cento, sempre rispetto al 2022. La riviera dunque ha perso, ma non una esagerazione secondo le registrazioni ufficiali negli hotel, un dato appunto che stride con le dichiarazioni degli operatori. Le città capoluogo registrano invece segni positivi; a Cesena sono infatti arrivate 45.600 persone, con un più 2,1 per cento sugli arrivi e un confortante più 3,3 sulle presenze, cioè i pernottamenti. Forlì ha fatto ancora meglio, con 58mila arrivi che significa più 10,3 per cento sullo scorso anno, e più 21,2 in termini di di presenze. Se le città sorridono, significa che si è ripreso il movimento turistico legato alla fiere, gli affari, gli eventi sportivi, le iniziative culturali e il turismo scolastico.

Guardando esclusivamente il mese di luglio, in riviera nel suo complesso l’impatto dell’alluvione si è sentito, ma pesano anche il rincaro dei mutui e l’inflazione, con il conto del carrello della spesa sempre più alto, la benzina a 2 euro al litro e le bollette più care. Il risultato è un meno 3,8 per cento sia per gli arrivi quanto per le presenze. La flessione ha riguardato esclusivamente i turisti italiani, scesi del 7,3 per cento negli arrivi e del 7,1 per i pernottamenti. Gli stranieri sono invece saliti rispettivamente del 7,2 e del 6,2 per cento, con risultati migliori rispetto alle aspettative. Nel complesso nei primi 7 mesi dell’anno la riviera registra un piccolo incremento degli arrivi pari allo 0,5 per cento ed una diminuzione delle presenze, rispettivamente meno 1,9 e meno 4,3 per gli italiani e più 10,9 e più 7,4 per gli stranieri.

Le piazze e le strade vuote di inizio stagione facevano presagire flessioni molto superiori e comunque in doppia cifra, come del resto hanno dichiarato anche a noi molti imprenditori del settore, che hanno lamentato flessioni del 20, del 30 per cento e anche più. Tuttavia una valida spiegazione potrebbe essere la crisi a "macchia di leopardo", che ha visto alcuni albergatori perdere parecchio rispetto alla scorsa estate che è stata buonissima, mentre altri hanno perso poco. Il ritorno dei tedeschi è visto con grande auspicio, perchè si tratta di clienti che soggiornano più a lungo e hanno maggiori disponibilità di spesa.

Sempre ragionando in termini complessivi, dalla Germania a luglio in riviera è stata rilevata una crescita del 6,6 per cento negli arrivi e del 5,4 per le presenze. Nei primi sette mesi dell’anno, dal 1° gennaio al 31 luglio, l’incremento dei turisti tedeschi in riviera si attesta ad un più 3 per cento per gli arrivi e un più 2,9 sulle presenze. Le località termali registrano una lieve crescita nei primi sette mesi dell’anno rispetto al 2022, con un più 3,4 per cento negli arrivi (più 1,9 di italiani e più 9,5 di stranieri), mentre i pernottamenti salgono del 6,1 per cento (più 6,9 gli italiani e più 3,3 gli stranieri). In questo settore la ripresa rispetto al pre pandemia, il 2019, appare ancora lontana, con un meno 17 per cento negli arrivi ed un meno 18,2 nelle presenze. Nel solo mese di luglio, c’è stata invece una diminuzione degli arrivi del 2,1 per cento, mentre le presenze sono cresciute del 2,9 rispetto a luglio dello scorso anno.

"La lettura dei dati di luglio conferma sostanzialmente quanto osservato nei primi mesi della stagione estiva- commenta l’assessore regionale a turismo, Andrea Corsini -. Da una parte l’ottimo risultato dei turisti stranieri trainato anche dalla promozione realizzata da Regione, attraverso Apt Servizi, ed Enit dopo l’alluvione e indirizzata in particolare al mercato tedesco. Dall’altra parte la grande difficoltà delle famiglie italiane a concedersi un periodo di vacanza strette tra gli effetti dell’inflazione e il rialzo dei prezzi".

Giacomo Mascellani