Salvagente per le aziende in crisi. Accordo per i ’workers buyout’

Legacoop Romagna e Cna Forlì-Cesena hanno sottoscritto un protocollo per la conversione in cooperative

Salvagente per le aziende in crisi. Accordo per i ’workers buyout’

Salvagente per le aziende in crisi. Accordo per i ’workers buyout’

Salvare le aziende che rischiano di chiudere attraverso una cooperativa di dipendenti. Legacoop Romagna e Cna Forlì-Cesena firmano un accordo paritario per incentivare ai workers buyout (wbo), uno strumento che gode di particolari agevolazioni normative e fiscali. I wbo, infatti, non vengono utilizzati solo in caso di crisi di impresa, ma anche quando si presentano difficoltà di passaggio generazionale. Secondo Unioncamere Emilia-Romagna sono circa 3.000 le imprese romagnole che nel breve-medio periodo dovranno affrontare un ricambio del gruppo dirigente, in particolare in collina e nell’entroterra. Il protocollo prevede dunque la costituzione di un gruppo di lavoro comune, composto da esperti delle due associazioni, che avrà il compito di analizzare la fattibilità dei progetti di conversione in cooperativa da parte dei lavoratori interessati. Il team si occuperà di supportare la redazione dei piani industriali, fornire consulenza e rapportarsi con gli enti preposti, attivando le rispettive strutture di servizi. Le aziende che si costituiranno in seguito a questo percorso aderiranno a entrambe le organizzazioni e accederanno ai servizi forniti mprese sulla base di accordi definiti caso per caso. L’accordo prevede anche l’organizzazione di attività ed eventi sul territorio per diffondere le opportunità offerte da questa soluzione.

È "la naturale evoluzione delle attività che abbiamo svolto finora, anche perché il workers buyout è uno strumento che ha dimostrato di funzionare concretamente in caso di problematiche relative alla continuità di impresa", sottolineano i presidenti di Legacoop Romagna e Cna Forlì-Cesena Paolo Lucchi e Lorenzo Zanotti. Occorrono però "condizioni precise affinché queste operazioni abbiano successo", aggiungono: un approccio corretto al mercato, il supporto continuativo da parte delle associazioni di riferimento e la valutazione sistematica degli indicatori economici, finanziari, giuridici e umani che stanno alla base della nuova azienda. "Grazie a questo protocollo – concludono Lucchi e Zanotti- forniremo un servizio ancora più incisivo in tutti questi campi".