ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Sfida a tre a Savignano. Molari contro il quorum

Sono 6 i comuni chiamati al voto oggi e domani nella valle del Rubicone. Duello tutto al femminile a Roncofreddo. Battistini-Togni a Gambettola.

Sfida a tre a Savignano. Molari contro il quorum

Sfida a tre a Savignano. Molari contro il quorum

Grande attesa nei sei comuni della Valle del Rubicone dove lunedì si conosceranno i nomi dei nuovi o confermati sindaci. I candidati in totale sono dodici. Savignano sul Rubicone è l’unico che ha tre candidati ed è anche il solo ad avere più di 15mila abitanti, per cui se nessun candidato otterrà il 50,01% dei voti, i due più votati andranno al ballottaggio. I tre sono Nicola Dellapasqua, 36 anni vicesindaco da dieci anni, che ha l’appoggio di Pd, Movimento 5 stelle, Italia Viva, Sinistra per Savignano, lista civica dei giovani "Savignano Insieme" e "Patto per Savignano-Azione e Pri". Se la dovrà vedere con Luca Pirini con la lista civica senza simboli di partito "Coraggio Savignano Cambia" e Lorenzo Sarti che ha l’appoggio dei partiti del centrodestra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. A San Mauro Pascoli l’avvocato Moris Guidi si candida con i partiti del centrosinistra e il M5S e si scontrerà con Simone Pascuzzi che ha l’appoggio di tutti i partiti del centrodestra. A Gambettolascendono in campo Eugenio Battistini, Pd con tutto il centrosinistra, e Denis Togni che può contare sull’appoggio dei partiti del centrodestra. A Borghi ci riprova Silverio Zabberoni sostenuto dal centrodestra dopo che cinque anni fa strappò il Comune per la prima volta nella sua storia alla sinistra per soli 7 voti. Per il centrosinistra è sceso in campo Dario Placca, segretario comunale Pd uscente. Curiosa la situazione a Roncofreddo con le sole due donne fra i dodici candidati che però si scontrano fra di loro. Per la sinistra tenta il bis Sara Bartolini. Per il centro destra, con l’appoggio di tutti i partiti, c’è Simona Amadori. Altra nota curiosa arriva da Montiano comune con meno di 5mila abitanti per i quali non ci sono limitazioni di mandati per i sindaci. Così Fabio Molari alla fine del terzo mandato, si candida al quarto. E, fatto ancora più curioso. è che non ci sono liste che hanno avuto il coraggio di contrastare il suo trono. L’importante però, affinche le elezioni siano valide, vada a votare il 40% degli aventi diritti al voto.