"Siamo inondati di notizie, ma bisogna stare attenti"

Confcooperative Romagna è lo storico sponsor di ’Cronisti in classe’ "Ottima iniziativa che avvicina i giovani al mondo della carta stampata".

"Siamo inondati di notizie, ma bisogna stare attenti"

"Siamo inondati di notizie, ma bisogna stare attenti"

Sponsor storico dell’iniziativa ‘Cronisti in Classe’ è da sempre Confcooperative che segue il progetto del Resto del Carlino sin dalle sue prime edizioni.

Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Romagna, martedì prossimo inizierà il Campionato di Giornalismo, perché è importante avvicinare i giovani ai quotidiani e alla carta stampata?

"È importante aiutare i giovani a provare a cimentarsi su prodotti o progetti di giornalismo e soprattutto di buon giornalismo. Certamente la carta stampata è uno degli elementi fondamentali del concorso, ma riteniamo che questa iniziativa sia importante anche perché consente di avvicinare i giovani alle notizie, a come si formano le notizie, e a capire come si distingue una notizia vera da una non vera. Spero che gli insegnanti approfondiscano anche il tema del giornalismo vero, perché oggi siamo inondati da notizie che compaiano sui social di qualsiasi tipo". Qualche consiglio per i ragazzi che si apprestano a redigere articoli?

"Uno dei consigli è di provare a cimentarsi sui temi del modello economico cooperativo e noi siamo a completa disposizione delle classi per farci conoscere. La Cooperativa è un modello economicamente efficace di fare impresa basato sulla persona e sul soddisfacimento di un proprio bisogno e non sul mero capitale. Efficace perché produce reddito e lavoro. I ragazzi devono comprendere che fare impresa è interessante, che si può fare impresa insieme ad altri anche con limitate risorse personali, ma buone idee".

Come stimolare i ragazzi a fare le scelte giuste?

"Sviluppando la coscienza critica che si forma passo dopo passo durante la scuola. Formare la coscienza critica è un elemento determinante per i giovani e credo che gli insegnanti assieme agli educatori e ai genitori siano fondamentali per aiutare i giovani. Gli insegnanti che si cimentano nel concorso di giornalismo hanno fatto già una scelta di base con gli studenti e si sono messi a disposizione per poter aiutare i giovani a costruire la coscienza critica che è importante per un domani per fare quelle scelte che chiamiamo giuste". L’unione territoriale di Confcooperative Romagna tra Forlì-Cesena e Ravenna e Rimini cosa rappresenta?

"Confcooperative Romagna è una delle Unioni più rappresentative al livello regionale e nazionale. Racchiude ben 536 cooperative associate, 160.000 posizioni associative, 40.000 lavoratori di cui il 65% sono lavoratrici donne. Si tratta di un modello lavorativo che dà lavoro in primo luogo alle donne. Abbiamo anche molti giovani. Le nostre cooperative sviluppano oltre 8 miliardi di euro all’anno".

Quali sono i vostri progetti legati alle scuole?

"Oltre al progetto di Cronisti in classe, abbiamo in corso progetti di educazione cooperativa che facciamo con le scuole superiori basati sulla sperimentazione. Oltre a fornire le conoscenze tecniche minime su cos’è una cooperativa si fanno esperienze concrete nelle classi e nella scuola simulando la costruzione di una o più cooperative. Sono esperienze molto valide per far conoscere da vicino e avvicinare i ragazzi alla nostra realtà".

Ci sono molti giovani nelle cooperative?

"Sì, ce ne sono tanti. Recentemente abbiamo aperto alcuni bandi per il servizio civile nelle nostre cooperative che si concluderanno a metà febbraio. Ci candidiamo ad ospitare dei giovani che attraverso il servizio civile e il lavoro remunerato dallo Stato imparino a mettere a frutto le proprie professionalità. E’ importante dare voce ai giovani anche nel settore dell’impresa perché il loro punto di vista è sempre diverso da quello di una persona più matura. Di solito le nazioni in cui la percentuale di giovani è alta sono molto più dinamiche; noi non abbiamo questa caratteristica, per cui, a maggior ragione, dobbiamo lasciare spazio alle nuove generazioni".