"Terme di Sant’Agnese, i conti non tornano"

Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia dopo l’approvazione del bilancio: "Pesanti tagli al personale"

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Alice Buonguerrieri, consigliere comunale d’opposizione a Bagno di Romagna e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, sottopone ai raggi X il bilancio 2021 della società Terme di Santa Agnese. E nel fare le pulci a quel consuntivo, Buonguerrieri esordisce: "Le dichiarazioni dell’amministrazione sulle Terme Santa Agnese impongono alcune puntualizzazioni. Se la società per azioni a maggioranza pubblica, e controllata dal Comune di Bagno, riporta utili bisognerebbe chiedersi come questi sono stati formati. Il bilancio dei numeri è indubbiamente positivo, ma solo grazie al taglio delle spese, soprattutto quelle del personale e investimenti, che si limitano alla normale manutenzione. C’è quindi poco da gioire. L’eccellenza delle nostre acque termali, e di quella ricettività che negli anni ha caratterizzato Bagno, così potrebbe essere messa a rischio". Buonguerrieri entra poi nei dettagli del bilancio: "La società ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile di circa 400mila euro, nonostante lo scorso anno la struttura sia rimasta chiusa per 65 giorni. Nel 2020, complice la pandemia, il risultato era stato invece negativo per 600mila euro, ma nel giro di 12 mesi il bilancio ha chiuso incredibilmente con una importante positività".

Buonguerrieri pone una domanda: "Bisognerebbe chiedersi come sia stato possibile, e nel documento si ritrova la risposta. La società ha deciso di tagliare le spese, ma non quelle superflue, bensì sul personale. Il costo dei dipendenti, infatti, è passato da 1,7 milioni di euro del 2019 a 1,2 milioni dello scorso anni. Al contempo il fatturato è diminuito di circa 800mila euro, nonostante i ristori per il Covid, pari a 170mila euro, e il bonus terme. La positività di bilancio, quindi, non è data da una maggiore clientela, da una strategia imprenditoriale o da un aumento del valore dei servizi, ma da un netto taglio delle spese che potrebbe riflettersi sulla qualità dell’offerta".

Sottolinea a conclusione Buoguerrieri: "Abbiamo ricevuto e segnalato all’amministrazione importanti criticità relative ai criteri utilizzati per la scelta dei dipendenti e dei fornitori, relative altresì anche al rapporto fra CdA e dipendenti, oltre che riguardanti la gestione dei servizi erogati dal Poliambulatorio, e questo ci preoccupa. In Commissione consiliare il CdA non è stato in grado di illustrare un piano industriale degno di questo nome. Ha presentato una mera elencazione di intenzioni. L’impressione è che non si stia investendo risorse nella qualità dei servizi o nella valorizzazione delle acque termali, che sono il vero nostro patrimonio, ma che ci si concentri sui tagli delle spese per far tornare i conti".

Gilberto Mosconi