ELIDE GIORDANI
Cronaca

Tetano, appello alla vaccinazione: "Pericolo sempre in agguato"

Sedute ad accesso libero e gratuito: a Cesena open day il 16 e 30 maggio in piazza Magnani

Tetano, appello alla vaccinazione: "Pericolo sempre in agguato"

Tetano, appello alla vaccinazione: "Pericolo sempre in agguato"

"Non ho mai conosciuto né sentito di qualcuno che sia morto di tetano". Una frase, colta a caso, accompagnata da un’espressione di perplessità stimolata dall’invito a vaccinarsi da parte dell’Asl Romagna. Frase ed espressione dicono molto sull’attuale evidenza del mostro impercettibile che può nascondersi anche nel graffio di una spina di rose. E’ la fotografia dell’oggi che in Italia squaderna nero su bianco come nel nostro Paese, dagli anni ’50 al 2000, l’incidenza della malattia sia precipitata dell’86 per cento. Tuttavia lo scettico commentatore - che forse non coglierà l’opportunità delle giornate a vaccinazione libera programmate tra il 7 e il 14 maggio dall’Asl Romagna a Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini, Riccione, Novafeltria, Lugo, Faenza - si allarmerebbe se sapesse che a metà degli anni ’60 il picco più alto registrato evidenziò quasi 800 casi notificati. Una dato epidemiologico che è andato scemando di anno in anno con l’accrescersi dell’offerta della vaccinazione e il miglioramento dell’assistenza sanitaria. Tra il 2001 e il 2010, su 594 casi totali notificati, la media annuale dei decessi è stata di circa 21 casi, con una netta prevalenza di popolazione femminile, che meno di quella maschile ha vissuto l’obbligo della vaccinazione.

"Nella nostra realtà - dice la dottoressa Raffaella Angelini, responsabile dell’Igiene Pubblica dell’Ausl Romagna - capita più o meno un caso all’anno ed è sempre gravissimo. Essere protetti contro il tetano è particolarmente importante quando la voglia di stare all’aria aperta aumenta il rischio di piccole ferite anche banali ma profonde in cui il batterio, che è anaerobico, è più efficace poiché prolifica dove non c’è ossigeno". Ma la risposta dei romagnoli alla chiamata vaccinale è alta. "Su 85 mila vaccinazione all’anno sugli adulti - dice la dottoressa Angelini - poco meno della metà sono antitetaniche. Nel periodo dell’alluvione c’è stato un notevole incremento poiché il contatto con il fango ha messo le persone a rischio. In un pomeriggio, in una singola città, abbiamo registrato 130 accessi". In futuro potrebbe essere inoculato anche dai medici di base. Attualmente il tetano colpisce persone non vaccinate o vaccinate in maniera inadeguata. Poiché c’è un assunto incontrovertibile: non essendo una malattia trasmissibile ma attraverso il contatto, magari soltanto un graffio o una piccola ferita, con le spore tetaniche largamente presenti nell’ambiente, la malattia si contrasta solo con il vaccino. Quindi qualunque individuo non adeguatamente vaccinato è potenzialmente a rischio. Il batterio è presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminare la polvere e la terra. La tossina raggiunge il sistema nervoso centrale attraverso il sangue e il sistema linfatico, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi. A Cesena ci si può vaccinare presso l’ambulatorio di Piazza A. Magnani, 146, giovedì 16 dalle 8,30 alle 12,30, e giovedì 30 dalle 14 alle 16.