Tour de France, il trofeo arriva a Cesenatico. Sarà esposto all’ufficio Iat fino al 24 aprile

Da Firenze e Cervia, passando anche a Rimini, la scultura della Grand Départ ora approda a Palazzo del Turismo Primo Grassi

Tour de France, il trofeo arriva a Cesenatico. Sarà esposto all’ufficio Iat fino al 24 aprile

Tour de France, il trofeo arriva a Cesenatico. Sarà esposto all’ufficio Iat fino al 24 aprile

di Giacomo Mascellani

Il trofeo del Tour de France è arrivato a Cesenatico. In vista della storica tappa Cesenatico-Bologna del 30 giugno, si moltiplicano eventi e iniziative legate alla più importante corsa a tappe del mondo. La prestigiosa scultura è già arrivata e per una settimana, sino a mercoledì 24 aprile, sarà esposta nell’ufficio Iat del Palazzo del Turismo Primo Grassi in viale Roma. Il trofeo della Grand Départ è una versione speciale che è stata creata nel 2013, in occasione della centesima edizione del Tour de France, con l’obiettivo di celebrare il passaggio di consegna dal paese ospitante dell’edizione conclusa a quello del successivo anno.

È dunque un’occasione per entrare nell’atmosfera della gara più attesa che vedrà protagonista un territorio in cui il ciclismo ha radice profonde. Ricordiamo che l’ufficio Iat di Cesenatico è aperto tutti i giorni in orario continuato dalle 8.30 alle 18.30. La comunità ospitante del Grand Depart 2024 ha ritirato il trofeo lo scorso luglio a Parigi, sugli Champs Elysees, al termine dell’ultima tappa dell’edizione 110 del Tour de France. Firenze lo ha conservato ed amministrato fino allo scorso 21 marzo, spostandolo sui luoghi iconici del ciclismo.

All’interno dell’evento dedicato ai 100 giorni al via, durante la conferenza stampa del pomeriggio a Palazzo Vecchio, la Città Metropolitana di Firenze lo ha poi ufficialmente consegnato nelle mani di Giammaria Manghi, capo della Segreteria politica della Presidenza della Regione Emilia-Romagna. Dopo la presentazione ufficiale dello scorso 22 marzo nel palazzo della Regione a Bologna, il trofeo è rimasto esposto per una decina di giorni, passando poi per un week end a Cervia e un’altra settimana a Rimini. Dopo i giorni dedicati a Cesenatico, sarà a Parma, nel fine settimana del 27 e 28 aprile. Successivamente tornerà a Bologna e si muoverà verso Piacenza, per poi lasciare l’Emilia-Romagna ed approdare in Piemonte a fine maggio.

Fra le altre iniziative da segnalare la presentazione del libro "Il Giallo del Tour" scritto dal giornalista sportivo Beppe Conti per la casa editrice Minerva. L’appuntamento è la prossima settimana, venerdì 26 aprile, alle 17, nella sala conferenze del Museo della Marineria. L’opera racconta di trionfi e tragedie, le imprese storiche, i retroscena, segreti, misteri e misfatti dei leggendari protagonisti del Tour de France, la corsa più importante del mondo, dal 1903 ai giorni nostri.

Tra le curiosità raccontate c’è il primo vincitore, che fu il valdostano Maurice Garin, uno spazzacamino che rinnegò l’Italia per la Francia. Un secolo fa il primo vincitore italiano fu invece il mitico Ottavio Bottecchia, nel 1924 e nel ’25. Poi nel ’27 la sua morte misteriosa sulle strade friulane. Il Tour diventò leggenda nel 1930 quando gli organizzatori crearono le squadre nazionali, una formula che esaltò le imprese e i trionfi di Coppi e Bartali in maglia tricolore diretti da Alfredo Binda. Il fascismo impedì a Bartali di vincere nel ’37 e c’è anche la verità sulla telefonata a Bartali nei giorni dell’attentato a Togliatti nel luglio ’48. E poi la vera storia del passaggio della borraccia fra Gino e Fausto, i misteri e il giallo del ritiro della nostra nazionale nel ’50 mentre stava dominando il campo, e così via sino ad arrivare ai giorni nostri.