RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

Tra Plauto e Shakespeare ‘I Menecmi’ in scena a Sarsina

Il testo della celebre commedia degli equivoci ‘contaminato’ dal regista Nicasio Anzelmo

Tra Plauto e Shakespeare  ‘I Menecmi’ in scena a Sarsina

Tra Plauto e Shakespeare ‘I Menecmi’ in scena a Sarsina

di Raffaella Candoli

Una delle più note e simboliche commedie degli equivoci di Tito Maccio Plauto, "I Menecmi", sarà di scena questa sera alle 21.30, all’arena estiva di Calbano di Sarsina, nell’ambito del calendario del Plautus Festival. L’atto unico prodotto da Città-Teatro per la regia di Nicasio Anzelmo, conduce lo spettatore in un’atmosfera irreale e illogica come un sogno.

Il prologo narrato dal parassita, Peniculus, è indispensabile per comprendere gli eventi "della faccenda", che vedono un ricco mercante di Siracusa recarsi al mercato di Taranto portando con sé uno solo della coppia dei suoi figli gemelli: Menecmo. Il piccolo, di 7 anni, nella confusione si perde e viene soccorso da un altro mercante che decide di tenerlo con sé e di adottarlo. Il padre dei fanciulli muore di dolore e il nonno ribattezza il gemello superstite (Sosicle), col nome di quello scomparso.

Divenuti adulti, si cercheranno vicendevolmente, finché, presenti negli stessi luoghi, nella stessa città di Epidamno, all’insaputa l’uno dell’altro, con lo stesso nome e perfettamente identici, verranno scambiati da chi crede di conoscerli, dando la stura a una serie esilarante di fraintendimenti che coinvolgono i personaggi tipici plautini: il "doppio di sé", il vecchio, il servo, la cortigiana. Il reciproco riconoscimento pone fine al sospetto di pazzia di Sosicle (Menecmo II), al delirio collettivo, e i due fratelli ritrovati fanno ritorno insieme, nella città nativa di Siracusa.

"Mi è piaciuto ‘contaminare’ con Shakespeare (The Comedy of errors) il testo plautino – ha dichiarato il regista Anzelmo -, o è forse meglio dire il contrario. Era troppo allettante l’idea di mettere insieme Plauto e il primo Shakespeare in cui ancora i caratteri dei suoi grandi personaggi non hanno raggiunto la grandezza che acquisteranno col passare degli anni e sono ancora privi di vera e propria psicologia. Una fusione perfetta in cui i due autori convivono perfettamente. Aleggia un’intensa atmosfera avventurosa che il più delle volte rasenta la farsa, per la paradossalità delle situazioni".