Trevi, il bilancio chiude in utile. In pista per la Torre Garisenda

A Bologna saranno utilizzati la tecnologia e i tiranti già impiegati per il consolidamento della Torre di Pisa

Trevi, il bilancio chiude in utile. In pista per la Torre Garisenda

Trevi, il bilancio chiude in utile. In pista per la Torre Garisenda

Il Gruppo Trevi, che a Pievesestina di Cesena ha il suo quartier generale con oltre tremila dipendenti che operano in tutto il mondo, è arrivato finalmente al punto di svolta: il bilancio relativo all’esercizio 2023 sarà il primo degli ultimi anni a chiudere con un significativo utile netto. Lo hanno annunciato ieri pomeriggio in una teleconferenza con il mondo della finanza l’amministratore delegato Giuseppe Casellio e il direttore finanziario Massimo Sala che hanno anticipato i dati di bilancio che il 9 maggio prossimo sarà presentato all’assemblea degli azionisti (la maggioranza è nelle mani dei fondi d’investimento Cdpe Investimenti che fa capo alla Cassa Depositi e Prestiti, Polaris Capital Management e Kerdos Spv, un’azienda del gruppo Intesa Sanpaolo che si occupa della cartolarizzazione dei crediti). L’assemblea è prevista ancora una volta con la formula del rappresentante designato che non consente l’intervento diretto dei piccoli azionisti.

"Trevi è uscita dalla crisi e il 2023 è la conferma di un gruppo in salute e in piena ripresa" ha detto l’amministratore delegato Giuseppe Caselli presentando il bilancio che vede un ritorno all’utile per 25,9 milioni di euro, mentre era in rosso per 15,2 milioni nel 2022. L’utile sarà riportato a nuovo per coprire le perdire degli anni precedenti.

L’esercizio 2023 si è chiuso con ricavi in aumento del 4,5% a 594,9 milioni, Ebitda ricorrente a 74,5 milioni in aumento del 15,6%, un risultato operativo netto pari a 41,6 milioni e un indebitamento finanziario netto sceso a 202 milioni (-19,6%).

"Numeri alla mano – ha aggiunto Caselli – negli ultimi dodici mesi abbiamo consolidato il rilancio economico-finanziario unitamente al miglioramento del nostro impegno a favore di un percorso di sostenibilità. Siamo tutti orgogliosi di questi risultati che ci consentono di guardare al prossimo futuro con rinnovata fiducia e ambizione. Il Gruppo Trevi ha saputo conservare, e anzi consolidare, la propria leadership nel settore altamente tecnologico dell’ingegneria del sottosuolo e tale leadership ci viene anche riconosciuta da un mercato che è fortemente competitivo. La sinergia fra Trevi e Soilmec ci permette di farci trovare pronti, e con le risposte adeguate, rispetto alle richieste che arrivano da un mercato, quello delle costruzioni e infrastrutture, che è in forte e continua evoluzione ed espansione".

A riprova di queste parole, da Bologna arriva la notizia di un coinvolgimento nelle attività di consolidamento della Torre Garisenda, a rischio crollo: per metterla in sucurezza in vista dei lavori sarà utilizzata la stessa tecnica e parte delle attrezzature impiegate per la Torre di Pisa: un’imbragatura a metà circa della torre fissata con gli stessi grossi tiranti utilizzati in Toscana.

Il titolo Trevifin, quotato dal 1999 alla Borsa di Milano, ha regito in modo altalenante alla diffusione dei dati: dopo un’impennata del 4% circa, la chiusura è stata leggermente negativa, ma con un volume di scambi doppio della media.