
di Elide Giordani
C’è anche la cesenate Alice Buonguerrieri, 44 anni, giovane avvocata con studi a Cesena, Cesenatico e Bagno di Romagna, solido curriculum ventennale nel centro destra, tra i candidati schierati con Fratelli d’Italia per la sfida del 25 settembre. Aggiudicato a Gloria Saccani Jotti, parlamentare uscente di Reggio Emilia in quota Forza Italia, il collegio uninominale per la Camera di Cesena e Forlì, Alice Buonguerrieri se la gioca all’uninominale per la Camera nel collegio di Ravenna (scalata ripida…) e nel listino proporzionale per la Camera dietro ai tre parlamentari uscenti Foti, Lucaselli e Vinci, sfidanti però anche in altri collegi. E qui l’opportunità potrebbe diventare concreta, se, come si può ipotizzare, gli uscenti vengano eletti altrove. Alice Buonguerrieri, dove farà campagna elettorale?
"Il mio impegno sarà massimo nella Romagna intera, dove abbiamo già individuato le date di presentazione dei candidati. I collegi sono tutti contendibili anche in Romagna e noi ce la metteremo tutta per vincere". Lei è stata candidata sindaco nel 2009 a Bagno di Romagna, dove è capogruppo di opposizione, ed è coordinatrice di Fratelli d’Italia per la provincia di Forlì-Cesena. E’ questo il territorio di cui porterebbe le istanze in parlamento, se venisse eletta?
"Lo farei con la serietà e la costanza che mi ha sempre contraddistinto nei vari ruoli che ho assunto a livello territoriale. Il mio impegno politico inizia con Alleanza Nazionale, nel 2004 mi sono candidata per la prima volta a consigliere comunale, nel 2009 come candidato Sindaco e da allora, compatibilmente con la mia professione, il mio impegno nel centro destra è stato costante. Fratelli d’Italia è il Partito che mi rappresenta e che da anni, con l’aiuto di tanti amici, militanti, aderenti, sto strutturando a livello territoriale con grandi risultati e soddisfazione".
Quali sono i temi che porterà in campagna elettorale?
"Ci sono in campo due visioni politiche antitetiche. Da una parte c’è una sinistra che abbiamo sperimentato per 11 anni e che fa la politica delle restrizioni, dei divieti e degli obblighi, ed ha un programma che al primo punto porta il Ddl Zan con i matrimoni egualitari, poi lo Ius Soli, lo Ius Scholae e la droga libera. Dall’altra un centro destra che sta sul lato opposto e propone il presidenzialismo perché la sovranità del popolo sia davvero tale, sostiene lo sviluppo dell’imprenditoria, l’abbattimento del cuneo fiscale e la detassazione, il sostegno alla famiglia e alla natalità, il contrasto all’immigrazione irregolare, la sicurezza ed altro ancora".
Qualche tema di carattere locale?
"Impegnarci soprattutto dove i governi di centro sinistra sono stati fallimentari, in particolare la messa in sicurezza delle infrastrutture. Il mio primo pensiero va ai grandi collegamenti viari, che da sempre presentano criticità, vedi la E45 e la sua viabilità alternativa. Vanno poi valorizzate tutte le nostre risorse e le nostre peculiarità, penso al turismo che va dal mare alla montagna, a tutto ciò che è Made in Italy, al nostro patrimonio culturale. Abbiamo una terra ricca basta saperla valorizzare".
Una giovane donna che ambisce ad un ruolo nazionale che cosa porta in valore aggiunto? "Preferisco parlare di merito piuttosto che di genere. Una donna ha le sue sensibilità e può portare in parlamento la concretezza del suo genere. Le donne non devono rappresentare le istituzioni in quanto donne ma perché sono meritevoli".