Circonvenzione di incapace: coppia finisce davanti al giudice

Lui e lei sono accusati di aver raggirato un 37enne osimano che la donna ha conosciuto quando frequentava un night a Civitanova. Secondo l’accusa gli avrebbe spillato 34mila euro in un mese. Prima udienza a giugno

Circonvenzione di incapace a Civitanova, gli spillano migliaia di euro. Il legale dei due imputati Giovanni Galeota

Circonvenzione di incapace a Civitanova, gli spillano migliaia di euro. Il legale dei due imputati Giovanni Galeota

Civitanova, 25 gennaio 2024 – In cerca di un conforto per la solitudine, un 37enne avrebbe iniziato a frequentare un night. Qui avrebbe fatto amicizia con una bella ragazza, che però gli avrebbe scucito 34mila euro in un mese. Per questo ora lei, Hajar Addadi, 27enne nata in Veneto, e un cameriere del night, Ovidiu Costantin Mazgaciu, romeno 43enne residente a Porto Sant’Elpidio, sono accusati di circonvenzione di incapace. Ma entrambi respingono ogni accusa. I fatti sarebbero avvenuti tra dicembre del 2021 e il mese seguente a Civitanova.

L’uomo, un osimano residente a Falconara affetto da un disturbo bipolare, per il quale percepisce anche una piccola pensione, aveva iniziato a frequentare il locale notturno in cerca di amicizia. Lì avrebbe incontrato una fanciulla, che avrebbe detto di chiamarsi Maria Gracia, e tra loro sarebbe nato un rapporto, casto per altro poiché – a detta dell’anconetano – la ragazza avrebbe parlato di una malattia venerea dalla quale si stava curando. Proprio per le terapie per questa malattia, la sedicente e seducente Maria Gracia avrebbe chiesto mille euro al suo amico. Dopo aver ricevuto questa prima somma, la ragazza avrebbe parlato con lui delle difficoltà di sua madre, affetta da un grave problema allo stomaco che richiedeva cure costose. E poi ancora della sorella, che viveva a Parigi: Maria Gracia avrebbe raccontato di averla salvata dalla strada e convinta a iscriversi alla Sorbona per studiare, cosa che però richiedeva, anche questa, molti soldi. Tra l’altro, Maria Gracia avrebbe aggiunto che se lui non avesse pagato, sarebbe rimasto solo. E così il 37enne avrebbe iniziato a fare una serie di bonifici, in parte su una carta postepay intestata ad Hajar Addadi, in parte su un’altra carta intestata a Mazgaciu; la ragazza avrebbe detto che la prima era la sua migliore amica, e il secondo il fidanzato della sorella a Parigi. Alla fine però l’uomo si sarebbe stufato e avrebbe richiesto indietro i suoi soldi. Ma a quel punto la ragazza lo avrebbe bloccato sul cellulare, impedendole di contattarla ancora.

Così lui aveva denunciato l’accaduto, e in breve si era arrivati ai due dipendenti del night civitanovese. Per loro ieri si è tenuta l’udienza preliminare. In aula, l’avvocato difensore Giovanni Galeota ha fatto presente che all’epoca dei fatti l’osimano era una persona del tutto sana. Inoltre, a un certo punto sarebbe stato lui a voler troncare la relazione con la ragazza, e da lì sarebbe partito tutto. Il giudice Giovanni Manzoni però, come chiesto dal pm Rita Barbieri, ha disposto il rinvio a giudizio per i due imputati: la prima udienza ci sarà a giugno. In aula si è costituito anche l’avvocato Rino Bartera, parte civile per l’osimano.