GIULIANO FORANI
Cronaca

"Ex Le Giare, basta con il degrado"

Urge la bonifica. Marzetti: "Contattare la proprietà, si potrebbe realizzare un campeggio o una casa di riposo"

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di Giuliano Forani

"L’Amministrazione comunale contatti la proprietà dell’ex Le Giare, senta quello che intende fare e ne chieda la bonifica, visto che allo stato essa si trova in una condizione pietosa". Lo chiede il consigliere Sergio Marzetti, condividono i residenti della zona. Una storia lunga e complessa, quella della ex Giare. Una volta era proprietà della Curia, negli anni ’70 un imprenditore civitanovese vi aprì un camping, chiamato appunto, Le Giare. Tutto venne poi acquistato da un avvocato milanese e quindi venduto ad altri gestori. Chiuso il camping, venne presentato anche un ambizioso progetto edilizio, ma l’idea non andò in porto. Di mezzo c’è anche un fallimento, il patrimonio passò all’attuale impresa di cui però non sono chiare le intenzioni. L’area è certamente importante per un investimento edilizio. Nel complesso misura infatti quattro ettari, a 4 mila metri quadrati, invece, ammonta il volume dei manufatti esistenti (da recuperare). La zona è posta in collina e a poca distanza dal mare. Oggi tutto è abbandonato, regna il degrado ambientale ed anche la sicurezza igienico-sanitaria è a forte rischio. E qui si innesta l’intervento di Marzetti che, oltre alla bonifica, chiede all’Amministrazione di sondare le intenzioni della proprietà ed avviare con essa un discorso che sia utile per la collettività. "Si potrebbero creare le condizioni per aprire un altro campeggio - dice -. Esso porta ricchezza e tutti i comuni costieri ne sono dotati tranne Civitanova. Oggi il turismo è cresciuto e sono sempre di più quelli che scelgono tenda e aria aperta. L’idea potrebbe stimolare qualche imprenditore". In primo luogo, però, secondo Marzetti, si deve pretendere la restituzione della zona al decoro. "In passato - dice - il Comune è intervenuto per bonificare tutto a sue spese per poi ottenere il risarcimento. Ma non bisogna fermarsi qui. A Civitanova serve come il pane una casa di riposo, che si potrebbe realizzare tramite un accordo premiante con la proprietà. Con l’aria che tira, infatti, avere una struttura pubblica è impossibile. Bisogna, allora, valutare tutte le ipotesi, sondiamo le intenzioni della proprietà e mettiamo sul tappeto anche l’ipotesi che essa, oltre ai propri legittimi interessi, pensi anche a quelli della comunità civitanovese, magari con l’incentivo di un premio".