Editoriale

A14, meglio tardi che mai

L’autostrada per il mare si allarga. Sono infatti in arrivo i cantieri per la realizzazione della quarta corsia tra Ozzano, nel Bolognese, e lo svincolo per Ravenna. Un investimento da circa 400 milioni di euro che allargherà 27 chilometri di autostrada in uno dei punti più trafficati d’Italia, soprattutto d’estate quando dal Nord si va verso il mare e la Riviera romagnola. La notizia è sicuramente positiva e porterà benefici, ma il primo commento che arriva dal cuore è diretto: finalmente. Finalmente sì, perché in questo tratto autostradale si doveva investire almeno trent’anni fa, se non prima. Ci sono volute estati a passo d’uomo, congestionamenti del nodo autostradale di Bologna, tanti incidenti e code infinite prima di mettere finalmente in moto la macchina dei lavori e degli investimenti. In quel tratto di strada, non solo nei mesi estivi, passa mezza Italia e garantire quindi velocità tra Bologna e la costa è un dovere soprattutto per il turismo. Invece negli anni si è discusso, si è criticato e contestato, ma nulla si è mosso. Meglio tardi che mai, verrebbe ora da dire. Siamo in Italia, ricordiamocelo, dove la programmazione e lo sguardo al futuro sono materia di pochi e dove si interviene solo quando l’emergenza è al culmine. Aspettiamo dunque la quarta corsia. Sperando che, come è d’uso sempre in Italia, i cantieri non durino una vita. E che prima o poi ci sia un taglio del nastro con il politico di turno