GIANMARCO MARCHINI
Editoriale
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Bfc: le vertigini al momento di volare

Il Bologna non può ancora chiedere il conto: la Champions è un piatto che andrà consumato freddo. Quel vecchio stregone di Ivan Juric non si smentisce e apparecchia una partita indigesta per il suo ex compagno Thiago che allo stadio Grande Torino sbatte sull’ennesimo cartello di divieto: un’altra bella ‘x’, la quarta nelle ultime cinque partite per i rossoblù che addirittura potevano scavalcare momentaneamente la Juventus al terzo posto e mettere pressioni alle rivali. Niente di tutto ciò. Esattamente come domenica scorsa con l’Udinese, e prima ancora con il Monza e a Frosinone. Le vertigini al momento di volare. Non fosse per la meravigliosa vittoria all’Olimpico contro la Roma del 22 aprile, la flessione del Bologna farebbe davvero preoccupare.

Ma a tre giornate dalla fine, a 64 punti, i rossoblù restano ancora artefici del prossimo destino. Certo, la Roma domani può portarsi a meno due e l’Atalanta a meno quattro con la Salernitana da sbranare lunedì e una gara da recuperare. Scenari da far venire i brividi. Calma però: i giallorossi domani ospitano la Juventus e il prossimo turno li vedrà scontrarsi proprio con i bergamaschi: insomma, qualcuno degli inseguitori lascerà qualcosa per strada. Il Bologna, però, deve riprendere a correre, deve sbrigarsi a fare quei pochi punti che separano la realtà di un’Europa già aritmeticamente conquistata dal sogno della Champions. Sabato a Napoli servirà ritrovare i rossoblù dell’Olimpico. Servirà ritrovare il sorriso del calcio di Thiago, smarrito nel labirinto tattico creato ieri da Juric e prima ancora da Cannavaro e Palladino. Un anno fa, a questo punto, Torino e Bologna avevano entrambi 46 punti. I granata ora ne hanno 47, i rossoblù 64: godiamoceli senza fare drammi.