GIANMARCO MARCHINI
Editoriale
Editoriale

Bologna e la Champions: tre ragioni per crederci

Ci sono tantissime ragioni perché il Bologna può sognare l'Europa, ma ne bastano tre per crederci davvero.

Primo punto, la classifica. Con il recupero di Inter-Atalanta, la classifica è finalmente uscita dalla modalità bozza: a 12 gare dalla fine il Bologna è quarto, da solo, senza asterischi, e domenica andrà a Bergamo forte di due punti di vantaggio, 48 a 46. Poi arriverà l’Inter al Dall’Ara, a pochi giorni dal ritorno con l’Atletico a Madrid. Insomma, i rossoblù troveranno i nerazzurri con la pancia piena in campionato e la testa alla Champions. Affrontate queste due salite, il calendario poi offre a Thiago una potenziale discesa: la trasferta di Empoli, poi la Salernitana e il Monza al Dall’Ara, inframezzate dalla tappa a Frosinone. Insomma, quattro gare per incrementare il distacco dalle concorrenti per l’Europa.

Secondo punto, le certezze. Questo Bologna ha un serbatoio pieno di certezze: l’identità di gioco, per cui lo spettacolo non cambia se cambiano gli interpreti; la consapevolezza, perché Ferguson e compagni sono pienamente consapevoli della loro forza, e la maturità che permette ai rossoblù di sapere interpretare qualsiasi partita contro qualunque avversario. Tolta l’Inter, nessuna squadra gioca così bene e con la facilità del Bologna.

Terzo punto, l'entusiasmo. Nel motore del Bologna c’è la spinta enorme di una passione tornata a spingere come non succedeva da decenni. L’entusiasmo di tutto l’ambiente rossoblù è alle stelle: polverizzati i 750 biglietti per Bergamo, così come sarà tutto esaurito contro l’Inter. C’è una città intera che crede in un sogno: e francamente non si vedono ragioni perché ci si debba svegliare.