MASSIMO PANDOLFI
Editoriale
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Fare il bene non può essere solo buonismo

Non è un film: fra poliziotti e vigilantes c’erano più forze dell’ordine sabato pomeriggio in un centro commerciale subito fuori Bologna che a un derby di calcio Milan-Inter. Su cosa stia succedendo a Casalecchio, potete leggere il puntuale reportage di Nicoletta Tempera.

Ma è possibile che debba accadere tutto ciò? È possibile che si debba mobilitare anche l’esercito per fermare-frenare dei giovani che in molti casi non sono neppure maggiorenni? Non dovrebbe essere sufficiente (pia illusione, lo so) una ramanzina dei genitori?

Sociologi e psicologi ci raccontano da anni, e ancora di più dal dopo Covid, i disagi e i problemi dei ragazzini, figli probabilmente dei disagi e dei problemi di noi grandi. Diventano ragazzini terribili per un miliardo di motivi, ma alla fine della fiera il risultato è che bevono prima, fumano prima, si drogano prima, delinquono prima. Bruciano tutto prima, anche il sesso.

Le baby gang sono composte nella maggioranza dei casi da stranieri: lo dice anche un rapporto 2023 dell’Università di Bologna, commissionato dalla Regione. Questo non vuol dire che gli stranieri sono cattivi e gli italiani buoni: no, ovviamente no. Però non si può neppure negare l’evidenza: bisogna lavorare di più sull’integrazione ma anche far rispettare la legge.

Essere duri, se necessario.

Un religioso di Modena, padre Giuliano Stenico, è da anni al fianco dei giovani in una comunità di accoglienza. Ha spesso a che fare con ragazzi stranieri, talvolta sbandati o spericolati. Ha detto Stenico: "Siamo loro prigionieri. Non ne conosciamo i motivi, ma le liti, violente, sono all’ordine del giorno. Quando interveniamo, ci rispondono che tanto sono minori e che non possiamo fargli nulla. Cosa penso? Se questi ragazzi potessimo lasciarli in strada, al freddo, si renderebbero conto che anche per loro esistono conseguenze ai loro gesti. Invece non si può. E noi siamo prigionieri".

Do per scontato che Stenico voglia il bene di questi ragazzi. Ma voler bene, equivoco moderno, non c’entra nulla con il buonismo, oggi dilagante. E che rischia di fare solo male.