Editoriale

Il fine vita. E la gran vita di Tony

Notizie di ieri sul fine vita. La prima: il Governo porta al Tar la Regione Emilia Romagna al grido 'La tua delibera di due mesi fa è illegittima'. La seconda: vola sui social la scemenza (che in questi tempi moderni chiamiamo fake news) di un tifoso della Roma presunto malato terminale che vuole spostare la data dell'eutanasia in Svizzera perché coincide con la finale di Europa League della sua squadra del cuore. Una fesseria, ovviamente, anche di cattivo gusto.

Ma ora vogliamo raccontarvi una terza storia, vera ma sofferta, gioiosa e straziante, triste ma bella accidenti, sì bella, giunta purtroppo al suo epilogo proprio ieri, nel giorno delle bufale e dei soliti litigi a suon di carte bollate dei nostri politici.

Il tema è sempre quello: il fine vita, che purtroppo è arrivato per davvero. Si è spento, in Toscana, dove viveva da alcuni anni, Tony Golfarelli. Il nome dirà poco o nulla ai più, ma i suoi 57 anni di esistenza sono stati un insegnamento continuo che vale la pena raccontarvi e scusateci se questo testo sarà un po' più lungo del solito. Potremmo ribattezzarlo un guerriero della vita il nostro caro Tony, eterno ragazzo, romagnolo di Forlimpopoli.

Guerriero di una vita che gli aveva messo al fianco, ben prima della sua amata Simona, sposata quasi cinque anni fa, una compagna di viaggio scomoda. Anzi, terribile. Lui la chiamava Signora Maestra, iniziali maiuscole, SM. Due lettere un verdetto tremendo, Sclerosi Multipla, ascoltato la prima volta dai medici nel 1987, quasi 40 anni fa. Signora Maestra era diventata anche una canzone, che Tony aveva scritto con degli amici e un altro amico la cantava. Recitava così: Ora la Signora Maestra mi dice guardati / nemmeno io ti ho saputo fermare / ora sei tu che mi porti a volare'. E poi: 'Cara Signora Maestra adesso ascoltami / ora puoi farmi di tutto ma la mia luce non la spegnerai mai.

La Signora Maestra ha fatto di tutto a Tony, sì, ma anche lui è riuscito a fare di tutto. Viveva ai mille all'ora, lavorava, è diventato consigliere comunale, era volontario un po' ovunque, scriveva, rideva, giocava, viveva,  faceva il .. rompiscatole che si batteva per abbattere le barriere architettoniche per i disabili, lui costretto a viaggiare in carrozzina e che quindi conosceva bene il problema. E poi si gettava col paracadute, nonostante la Signora Maestra. E 'grazie' alla Signora Maestra ('grazie' è parola sua e di sua moglie) ha incontrato Simona in una chat di malati e l'ha sposata. Si sono amati, intensamente. E lei ieri, straziata dal dolore ma fiera del suo uomo, ha scritto così sui social: 'Sono orgogliosa di essere tua moglie, per l'eternità'.

Diceva Tony di se stesso: 'Non posso far tutto, ma faccio ciò che posso'.

Ora, campione e guerriero, è arrivato il tuo fine vita. Ma la tua _ credimi Tony, credetemi amici lettori _ è stata davvero una gran vita. Che valeva la pena essere vissuta, anche così. Anche con lei, la Signora Maestra.