Al 31 dicembre 2023, le Marche contano 152.956 imprese registrate, mentre quelle attive sono 135.205. Rispetto al 2022, quando il tasso di crescita annuale era stato pari a -0,56%, si riscontra un miglioramento del tasso di crescita annuale, che si ferma a -0,07% ed è frutto di un moderato rialzo delle iscrizioni (+2,1%) e del decremento delle cessazioni nette (-8,3%). Tra i settori di maggiore consistenza numerica, il saldo dello stock è positivo per le costruzioni (20.016; +223), oltre che per il turismo (10.916; +74). Inoltre, positivi sono poi i saldi di alcuni altri settori del terziario, a partire dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (6.266; +240), e del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (4.534; +117). I dati emergono dalla rilevazione Movimprese a cura della Camera di commercio delle Marche e dimostrano che seppur la situazione non sia rosea qualcosa si sta muovendo nell'economia di questo territorio. Insomma, la crescita del numero di imprese migliora e soprattutto ci sono settori, come il turismo e le costruzioni, che hanno numeri da non trascurare. Quello che accadrà nel 2024 è un’incognita ma si spera che il calo dell’inflazione e un conseguente aumento del potere d’acquisto delle famiglie spinga tanti turisti a puntare sulle bellezze marchigiane, magari sulla spinta anche di Pesaro capitale della Cultura. Le incertezza, purtroppo, ci sono e le guerre che contraddistinguono diverse parti del Pianeta potrebbero motivare allo stesso tempo gli italiani a non partire e a godersi le regioni più belle della Penisola, come le Marche appunto. Si vedrà. Intanto, si spera che arrivino segnali concreti sul fronte infrastrutture e che ci sia finalmente un rilancio dell’aeroporto regionale, una porta per i turisti che arrivano dall’estero. Le Marche hanno tutte le carte in regola per potersi risollevare. C’è tanto da fare ma qualche segnale positivo arriva. Per fortuna.
EditorialeMarche, qualcosa si muove