ALESSANDRO CAPORALETTI
Editoriale
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Occhio ai pendolari delle truffe

Da mesi le nostre cronache raccontano un giorno sì e l'altro pure di (odiose) truffe a danni di anziani fatte da gente che non merita nemmeno lo spreco di un aggettivo. L'altro giorno i carabinieri di Osimo ne hanno beccati due (per ora), campani, che secondo le indagini, in sei mesi ne hanno messe insieme una quantità industriale, trentasette nelle Marche, tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino, poi in Abruzzo e in Puglia, e altre tre tentate ma non riuscite. Bottino di quasi 200mila euro tra denaro e gioielli, vittime anziani, in genere donne sole, persone praticamente indifese di fronte al delinquente di turno. Due arrestati, altri presi nei mesi scorsi dalla polizia e sicuramente altrettanti ancora in giro a far danno al prossimo. Il fenomeno dei pendolari delle truffe, dopo quelli dei furti, ha già fatto suonare molti campanelli d'allarme, perché - da ricostruzioni di chi ci ha messo le mani - è diventato un business gestito da banducole sì, ma organizzate. Si spostano in massa, a ondate, operano in batterie da un paio di persone e si dividono le zone da battere a tappeto. Poche ore o pochi giorni, dipende, finché le voci non corrono, finché denunce e segnalazioni non arrivano alle forze dell'ordine o agli organi di stampa, poi tutti a casa a spartirsi il bottino e far calmare le acque. E si ricomincia, sempre che duri (chiedere ai due di sopra). Il metodo più comune usato da questi galantuomini è la classica telefonata del finto maresciallo o poliziotto o qualche altra diavoleria del genere: suo figlio (o suo nipote) ha provocato un incidente, o lo ha avuto perché ubriaco, è in stato di arresto in caserma e chi più ne ha più ne metta. Insomma, la situazione è grave. Comunque, qualsiasi sia la colpa o la disgrazia, a tutto si può rimediare (guarda caso) pagando e se non si hanno soldi, vanno bene anche oro o gioielli. Poi passerà sempre il finto maresciallo o il poliziotto o l'avvocato a ritirarli e si sistemerà tutto. Ecco, vale la pena di ricordare che le forze dell'ordine non chiedono mai soldi, men che meno gioielli, né esistono tecnici del gas o della luce che abbiano bisogno di vedere, pesare o fare analisi sull'oro in casa, né muratori che annuncino esplosioni imminenti che è possibile scongiurare con qualche strana formula. Dunque, meglio seguire sempre i consigli che polizia e carabinieri danno: se ricevete strane telefonate o strane visite, state in campana, diffidate, e soprattutto sinceratevi sempre che le persone tirate in ballo (figli, nipoti, parenti) siano effettivamente coinvolte. Nel dubbio, chiamateli, ma prima ancora chiamate carabinieri o polizia. Quelli veri.