Editoriale

Suviana, il grande cuore dei sommozzatori

Bologna, 14 aprile 2024 – Se penso alla tragedia di Suviana voglio esprimere profonda gratitudine verso chi si adopera per gli altri. Paradossalmente, le uniche persone che avrebbero dovuto, potuto scioperare, erano i soccorritori, che hanno messo e mettono sempre a rischio, la propria vita per salvare e soccorrere il prossimo, ma che sono sempre e comunque presenti, per un servizio nobile e altruista verso la collettività. Non mi risulta che abbiano mai scioperato in caso di eventi funesti. Grazie a loro, mille volte grazie. Altri sanno solo riempirsi la bocca di parole e pochi fatti e sfilare con una bandiera.

Lia Nucci

Risponde Beppe Boni

Il disastro di Suviana dove sette persone che stavano lavorando nelle viscere della centrale idroelettrica sono morte per una esplosione e altre cinque sono rimaste ferite ci ha fatto scoprire, o almeno ricordare, che fra i soccorritori in questi casi ci sono persone che lavorano in condizioni estreme mettendo a rischio la loro stessa vita. I sommozzatori dei vigili del fuoco, professionisti super-specializzati, si sono immersi per giorni nei due piani sotterranei della centrale invasi dall’acqua e dai detriti causati dallo scoppio. Hanno lavorato nell’abisso con una visibilità data dalle torce anche solo di un metro. Come in un buco nero. Hanno dovuto agire pur con tutti i meccanismi di sicurezza messi in atto, fra detriti, cavi di acciaio, strutture di metallo divelte con visibilità ridottissima. Un lavoro ad alto rischio per recuperare i corpi delle vittime rimaste sepolte nell’acqua e nel crollo. Va esteso un grande grazie a tutti i soccorritori che non si sono quasi mai fermati in questi giorni di dolore e disperazione, ma è soprattutto ai sommozzatori che hanno sfidato il un pericolo per il quale si addestrano tutti i giorni che va gridato forte un senso di gratitudine. Dobbiamo essere orgogliosi dei vigili del fuoco, un corpo di uomini in grado di essere operativi in tutte le emergenze, anche in quelle estreme come il caso della centrale. I disegni che i bambini di Suviana con la scritta ‘Grazie’ hanno realizzato per le vittime e per i soccorritori hanno la firma di tutta l’Italia.

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