Elezioni Emilia Romagna 2020, Berlusconi a Bologna. "Domenica cambiamo la storia"

Il Cavaliere in città per un doppio appuntamento nel rush finale verso il voto. Ecco un estratto dell'intervista di Michele Brambilla, direttore di Qn - Carlino

Silvio Berlusconi, presidente nazionale di Forza Italia

Silvio Berlusconi, presidente nazionale di Forza Italia

Bologna, 22 gennaio 2020 - Silvio Berlusconi sarà oggi in città per il rush finale della campagna elettorale. Il Cavaliere è atteso per un punto stampa alle 18, all’hotel Majestic (via Indipendenza 8), poi alle 20 parteciperà a una manifestazione di Forza Italia a Palazzo Vassè, in via Farini 14. (Riportiamo un estratto dell'intervista a Silvio Berlusconi del direttore di Qn - Resto del Carlino Michele Brambilla)  Presidente, ormai ci siamo: tra poche ore si vota in Emilia-Romagna. Per questa regione è l’elezione più incerta della storia. Lei fino a un paio di settimane fa era, se posso dire, 'ottimista ma con prudenza'. Oggi? "Sono ottimista, perché tutti i segnali che ci vengono dall’Emilia-Romagna, come del resto dalla Calabria, sono di una voglia di cambiamento diffusa anche fra coloro che tradizionalmente votavano a sinistra. Una svolta in Emilia-Romagna sarebbe salutare per tutti, persino per il Pd: settant’anni di potere ininterrotto logorano anche la migliore classe dirigente, e non credo proprio che si possa definire così quella passata dal Pci al Pd attraverso i vari cambiamenti di nome, ma senza mai cambiare né facce né mentalità. Il 26 gennaio è un’opportunità storica, che i cittadini non si faranno sfuggire". Dica la verità, presidente: se anche questa regione vede un trionfo della Lega, non teme un estendersi dell’egemonia di Salvini sul centrodestra? "Vedo soltanto una brava presidente e un’ottima giunta che faranno ripartire l’Emilia-Romagna. Il resto appassiona solo il ceto politico che vive di pettegolezzi, non gli elettori e non me. In ogni caso per vincere e per governare, in Emilia-Romagna come a livello nazionale, il centro liberale, cattolico, garantista che noi rappresentiamo è necessario quanto la destra leghista. Noi siamo oggi i continuatori, i testimoni, i soli rappresentanti coerenti delle culture politiche su cui si fonda la civiltà occidentale, la nostra civiltà, la nostra libertà. Per questo il nostro ruolo è fondamentale".