Bologna, 19 gennaio 2020 - Neanche tre settimane al taglio del nastro nel Festival di Sanremo che già montano le polemiche. Tra i primi a pungere sull'edizione 2020 del Festiva della canzone italiana c'è Lucia Borgonzoni, candidata alle regionali, che si scaglia contro il rapper Junior Cally. "E' disgustoso - commenta sulle proprie pagine social - . Uno che incita al femminicidio, allo stupro, alla violenza non può esibirsi tra i big del festival nazional popolare più famoso del Paese davanti a un pubblico di famiglie, giovani e bambini. E' indegno». La candidata leghista si riferisce al brano Strega (del 2017), nel quale il rapper racconta di una violenza su una donna. Durante questa edizione del festival sarà invece in gara con 'No grazie', e si occuperà di politica (contro il populismo, contro Salvini e Renzi).
Il post della Borgonzoni:
«Come donna prima di tutto e come politico - prosegue - denuncio con rabbia questo scempio, è un'offesa a tutte le donne, uno schiaffo alle famiglie delle vittime di femminicidio. Uno che canta 'l'ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C'ho rivestito la mascherà mentre si muove davanti a una giovane ragazza legata mani e piedi a una sedia e con un sacchetto sulla testa, mentre cerca, inutilmente, di liberarsi non è arte. E' schifo, violenza, aberrazione». Anche il leader della Lega Matteo Salvini, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato il post della Borgonzoni commentando con un «senza parole...».