Fano, aggressione per una sigaretta. Tenta di strangolarlo

Alla fermata dell’autobus in via Pisacane. Arrestato un 18enne, che si scaglia anche contro i carabinieri

Fermata dell'autobus in via Pisacane (Fotoprint archivio)

Fermata dell'autobus in via Pisacane (Fotoprint archivio)

Fano (Pesaro e Urbino), 30 novembre 2019 - Ha chiesto una sigaretta alla persona sbagliata. Poi un momento di follia si è impossessato di lui: il diniego misto ai fumi dell’alcol che abbondante aveva in corpo, gli hanno fatto perdere completamente il controllo. Ha aggredito senza motivo due ragazzini fanesi e altrettanti carabinieri intervenuti in loro soccorso. Per questo motivo un moldavo poco più che maggiorenne dovrà ora scontare 8 mesi di carcere per resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Erano le due e mezzo di pomeriggio, l’altro giorno, quando il 18enne straniero (già conosciuto alle forze dell’ordine per aver commesso in passato numerosi furti e aggressioni contro coetanei e non) si è avvicinato ad un 14enne fanese che, assieme al fratello di 18 anni, stava aspettando in stazione la corriera per Bellocchi. «Dammi subito una sigaretta» gli ha intimato con prepotenza lo sconosciuto. «Mi dispiace, non fumo» ha risposto intimorito il ragazzino. Ma il 14enne non ha fatto nemmeno in tempo a terminare la frase che il moldavo aveva già iniziato a scaricargli addosso improperi e schiaffoni. Ha assistito alla scena incredulo ma non impotente l’altro 18enne. E’ subito corso in aiuto del fratellino per difenderlo, parandosi nel mezzo, tra la furia del coetaneo e il terrore tremante del fratello minore.

«Smettila» ha detto al coetaneo rispondendo ai suoi spintoni. Ma questo era talmente fuori di sé che ha iniziato a menare pure lui, un crescendo di violenza che si è spinto fino allo stringergli entrambe le mani attorno al collo. E’ a questo punto che è intervenuta fortunatamente una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Fano che, nel transitare sulla via Pisacane verso il centro, ha notato la scena. Immediato è stato l’intervento dei militari che hanno inchiodato e si sono precipitati a separare i due giovani. Non senza difficoltà. C’è voluta la forza perché i carabinieri riuscissero a fare in modo che il giovane moldavo - in evidente stato di ubriachezza - staccasse la presa dal collo del coetaneo. Una volta separato però il 18enne non ha smesso di inveire contro i due fratelli.

Ad un certo punto sembrava essersi calmato, ma non appena i carabinieri hanno voltato le spalle per andarsene è tornato alla carica provando nuovamente ad aggredire il coetaneo. E così i carabinieri sono intervenuti i frapponendosi loro stessi tra i due giovani, non senza essere vittime a loro volta della furia del moldavo che ha preso a calci e pugni pure loro. Per questo, al termine di una sorta di ’corpo a corpo’, sono scattate le manette ai suoi polsi.

Mentre uno dei militari e il maggiore dei due fratelli di Bellocchi ricorrevano alle cure dei sanitari del pronto soccorso per ferite ritenute guaribili in pochi giorni, il moldavo è stato condotto in caserma dove è stato rinchiuso in cella fino a ieri mattina quando si sono svolte sia l’udienza di convalida dell’arresto che il processo per direttissima con il quale è stato condannato ad 8 mesi di reclusione. Pena sospesa in attesa dell’esito degli altri procedimenti pendenti. In questo tempo però il moldavo non potrà più mettere piede a Fano: gli è stata notificata la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Fano per un periodo di tre anni.