Finalmente i Go Go Penguin arrivano a Fano Jazz by the Sea

Il celebre gruppo negli ultimi anni è stato costretto a cancellare il concerto per ben tre volte

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di Claudio Salvi

Chissà che questa non sia la volta buona. Dopo ben tre cancellazioni in altrettante edizioni di Fano Jazz by the Sea (maltempo, voli cancellati, Covid), i GoGo Penguin si esibiranno – finalmente – questa sera (ore 21.15), alla Corte Malatestiana. Incrocia le dita il direttore artistico Adriano Pedini che vuole sfatare la sorte avversa e regalare al pubblico un concerto memorabile. L’attesissimo trio di Manchester si presenterà nella sua formazione rinnovata con il neo batterista Jon Scott accanto al pianista Chris Illingworth e al bassista Nick Blacka.

Biglietti: intero 25 euro, ridotto 23. E sfideranno la sorte anche i GoGo Penguin che proprio da Fano iniziano il loro tour. Il trio proporrà il mix sonoro che ha fatto la loro fortuna con l’elettronica che si unisce a influenze rock e minimaliste creando una musica sperimentale ma sempre estremamente comunicativa. Nati a Manchester nel 2012, definiti i “Radiohead del British Jazz“, i GoGo Penguin si sono fatti strada con una musica che pulsa e scorre per le piste da ballo, ma anche attraverso l’apertura a mondi interiori meditativi, trasportando l’ascoltatore in nuove dimensioni. Il gruppo inizia la sua carriera con l’album Fanfares del 2012, seguito da v2.0. L’anno successivo i Penguin firmano un contratto con la Blue Note e pubblicano Man Made Object. Due anni dopo arriva A Humdrum Star, album che ancora una volta definisce lo stile del gruppo in cui il jazz rimane l’elemento fondante senza tuttavia rinunciare alla componente di improvvisazione e innovazione. Nel 2019 il gruppo pubblica l’EP Ocean in a Drop, l’anno dopo l’album GoGo Penguin e nel maggio 2021 GGPRMX, una brillante e vivida riedizione del disco precedente con contributi di rinomati artisti internazionali come Cornelius, 808 State, Portico Quartet e Squarepusher. L’avventura dei GoGo Penguin continua. Nel pomeriggio, per la sezione Exodus – Gli echi della Migrazione, all’ex chiesa di san Francesco (ore 18,30; ingresso 2 euro), si potrà assistere al piano solo di Giovanni Guidi, mentre un’ora dopo al Jazz Village, a ingresso gratuito, sarà la volta dei Blue Moka. Infine, sempre al Village, per Cosmic Journey (ore 23) sarà di scena il quartetto del vocalist Fabio Giacalone. Giovanni Guidi è di casa a Fano Jazz By The Sea, che egli stesso considera uno dei più bei festival jazz italiani. Blue Moka (Emiliano Vernizzi sax, Alberto Gurrisi organo, Michele Bianchi chitarra e Michele Morari alla batteria), è un “Hammond Quartet“ tutto made in Italy che ripercorre le nuove vie del jazz. Giacalone si esibirà con Tommaso Camarotto alle tastiere, Lillo Dadone al basso e Claudio Lo Russo alla batteria ed elettronica.