Sequestrati case e Porsche a un usuraio

Due appartamenti, tre auto, tra cui una Porsche Macan, e conti correnti. Per un valore totale di circa 350mila euro. Beni sequestrati tutti a Fano. È il bilancio dell’indagine per usura che parte da Foggia e arriva fino alla città della Fortuna. Indagine della Dda di Bari nata dalla denuncia della vittima, la prima denuncia in territorio foggiano, che ieri ha portato all’arresto del pregiudicato Tommaso Martino, ritenuto vicino alla batteria mafiosa Moretti-Pellegrino-Lanza della Società foggiana, e di sua moglie Costanza Pia Diamante, residenti a San Nicandro Garganico, entrambi finiti in carcere con l’accusa di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

Si parla di tassi di interessi pretesi tra il 300 e il 400 per cento annuo. Gli indagati avrebbero ripetutamente minacciato la vittima, un imprenditore agricolo di Orsara di Puglia, anche puntandole contro un’arma, con frasi come "io per 65mila euro ti sparo", "se qualcuno ha provato a fregarmi nella vita mia, gli ho fatto male", "io non faccio il commerciante, sono 25 anni che faccio il criminale e oggi sto come un animale".

Gli inquirenti hanno evidenziato "l’importanza di aver rotto il muro di omertà che caratterizza il territorio foggiano, dove la paura che incute la criminalità è fortissima". Nell’ambito della stessa indagine sono state perquisite le abitazioni di altri 10 indagati e due persone sono state arrestate in flagranza perché trovate in possesso di droga, denaro contante e un’arma.