Variante Gimarra, in città piovono volantini

L’obiettivo è "svegliare i fanesi". Sono stati distribuiti addirittura oltre ventimila avvisi, casa per casa. La protesta continua

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La città inondata di volantini contro la Variante Gimarra. Nei giorni precedenti la Pasqua ne sono stati distribuiti oltre 20mila, casa per casa, arrivando in tutte le famiglie. L’obiettivo è "svegliare i fanesi" e spingerli a capire cosa accadrà con la Variante Gimarra (la strada che dalla rotatoria di via Aldo Moro, attraversando le colline, arriverà a Gimarra per poi scendere verso la Statale 16, prima dell’ex hotel Riviera). "Vorremmo che i 5mila fanesi (il riferimento è alla raccolta firme ndr) – spiega l’architetto Stefano Seri del Comitato – che già hanno detto no a quella infrastruttura diventino sempre di più: 7-8-10mila". "I fanesi – incalza Giorgio Pucci – devono conoscere le conseguenze di quella infrastruttura, che l’Amministrazione comunale vorrebbe realizzare senza alcuna condivisione con la città. Non è stata organizzata nemmeno una conferenza pubblica tanto che gli abitanti della Trave non sanno neppure che nella zona si realizzerà una ulteriore rotatoria". Per il Comitato la soluzione sono le complanari, a nord e a sud del territorio fanese. Lo spiega chiaramente l’architetto Stefano Seri: "La Variante Gimarra, che è un tratto dell’interquartieri, è pensata come fosse una circonvallazione, con la conseguenza che porterà il traffico all’interno della città. La soluzione va individuata nella zona di Belgatto dove terminano le opere compensative all’A14, pensando ad un collegamento che corra a fianco dell’autostrada".

Ricorda l’architetto Seri che "la complanare a fianco dell’A14 era tra le soluzioni proposte inizialmente dal Comune, scartata perché si disse, in modo errato, che aveva una pendenza ‘da passo Pordoi’ mentre sarebbe costata meno di tutte le altre soluzioni proposte". "Ovviamente la progettazione della complanare – prosegue Seri – andrebbe concertata con Pesaro, ma potremmo avere l’appoggio della Regione, che non mi pare sia molto d’accordo sulla Variante Gimarra". Fano dovrà comunque sollecitare la Regione perché intervenga sul Cipe, da cui provengo i 20 milioni di euro, per ottenere una proroga dei termini entro i quali quei fondi dovrebbero essere spesi. Allo stato attuale, infatti, per non perdere i 20 milioni i lavori della Variante Gimarra dovrebbero essere appaltati entro il 31 dicembre di quest’anno. Obiettivo impossibile da conseguire tenuto conto che lo studio di fattibilità tecnico-economica, affidato alla società Abacus di Perugia (per un importo di 172.127 euro) sarà consegnato solo la prima settimana di luglio. Lo studio dovrà poi superare il vaglio della Conferenza dei servizi, in particolare dovrà ottenere il via libera della Soprintendenza, mentre incombono i ricorsi al Tar e l’eventuale richiesta di sospensiva da parte dei proprietari dei terreni attraversati dalla strada. "Aspettiamo di vedere cosa ci proporrà il nuovo studio, ma dobbiamo evitare – conclude l’architetto Seri – che si realizzi un’opera assurda e dannosa. Vogliamo anche mettere in evidenza il valore della zona sportiva della Trave e del parco fluviale dell’Arzilla che rappresentano una grande opportunità per la città. Già esistono progetti per la loro valorizzazione, andrebbero solo aggiornati".

Anna Marchetti