L’antenna della telefonia mobile allestita sul viale delle Regioni resta lì dov’è ed è in funzione. Lo ha comunicato l’assessore ai lavori pubblici, Lauro Salvatelli, smentendo se stesso per rispondere nel Consiglio comunale di martedì ad un’interrogazione dei consiglieri di minoranza che chiedevano di sapere quale fosse la reale situazione di quell’antenna.
Del tutto diversa la narrazione che Salvatelli ne aveva fatta per contenere la protesta dei residenti contrari a quell’installazione.
Aveva promesso che l’avrebbero trasferita, probabilmente sul campo sportivo Pelloni, e che non sarebbe entrata in funzione, avendone avuto assicurazione da parte del gestore. Intuendo che le cose potessero non stare così il consigliere Emanuele Morese più volte è intervenuto invitando l’assessore a mantenere le promesse per non tradire le aspettative della gente. Poi, con l’interrogazione è venuta fuori la verità.
Salvatelli ha risposto citando una lettera, con cui la Wind, titolare dell’antenna, comunicava che la stessa è in funzione dai primi di settembre e che non esistono le condizioni per il suo trasloco nel campo Pelloni. Meglio forse l’assessore avrebbe fatto ricordando che le antenne sono considerate opere di urbanizzazione primaria, che l’amministrazione ha poca voce in capitolo nella individuazione dei siti di insediamento e che l’esigenza di copertura delle compagnie debbono essere assicurate.
Salvatelli ha cercato di salvarsi angolo rivelando che la domanda di installazione sul viale delle Regioni risaliva alla precedente amministrazione.
La chiosa è dell’ex sindaco Nicola Loira, uno dei firmatari dell’interrogazione.
"Mi auguro – ha detto Loira – si prenda consapevolezza di quella che è la questione degli impianti della telefonia e si esca dalla strumentalizzazione di chi faceva credere che con il regolamento non si sarebbero installati più impianti in città".
s. s.