"Aggressioni all’Arginone, un aiuto concreto"

L’annuncio del deputato grillino Vittorio Ferraresi: "Ad agosto arriveranno sei nuovi agenti. Massima attenzione per una realtà complessa"

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di Federico Di Bisceglie

Sei nuovi agenti penitenziari arriveranno all’Arginone i primi giorni di agosto. Ad annunciarlo è il parlamentare del Movimento 5 Stelle, già sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia e attualmente membro della commissione parlamentare, Vittorio Ferraresi. Pur trattandosi di una notizia che senz’altro cerca di far fronte a problematiche denunciate a più riprese, l’esponente pentastellato mette le mani avanti: "Non è la soluzione a tutti i problemi, ma un primo passo concreto". L’arrivo dei sei agenti (quattro donne e due uomini) nella casa circondariale della nostra città, sono il risultato delle disposizioni di mobilità del 180esimo corso (che terminerà a fine luglio). "Da tempo mi interesso personalmente alle vicende che riguardano il carcere di Ferrara – riprende il deputato del Movimento 5 Stelle – in cui ho avuto modo di confrontarmi, all’interno della struttura, con la direzione e le persone che vivono la quotidianità dell’Arginone. Gli appelli dell’ultimo periodo, sono campanelli di allarme che non possono essere ignorati. Ecco perché è fondamentale arrivare a passi concreti, come quello che ho fatto sollecitando personalmente la vicenda presso il Ministero della Giustizia". Il riferimento di Ferraresi è alle denunce che da diverse voci si sono levate, proprio per denunciare non poche criticità all’interno del carcere estense. Non ultima quella arrivata dal presidente della Camera Penale, Pasquale Longobucco. "È evidente a tutti – così l’avvocato estense – come un ambiente strutturalmente e concettualmente obsoleto, dove il numero dei detenuti è portato fisiologicamente ad aumentare per via di una serie di leggi criminogene, diventa terreno fertile per situazioni di disagio con conseguente esasperazione della situazione dei dipendenti. Del pari, appare evidente che un maggior uso delle misure alternative alla detenzione garantirebbe anche migliori condizioni di lavoro".

In questo senso, il deputato grillino, ritiene che l’arrivo di altri agenti possa essere una misura efficace. "Sei agenti possono rendere più sicura la situazione – incalza Ferraresi – ma non bastano. Come MoVimento 5 Stelle ci attendiamo attenzione ed un aiuto maggiore per il carcere di Ferrara. Mi è stato confermato inoltre che arriverà un agente a sostituire un pensionamento a metà maggio. Teniamo monitorata la situazione, l’attenzione resta e deve restare alta". Sì, perché per stessa ammissione di Ferraresi "le criticità dell’Arginone non si limitano all’esiguità di organico". Molti dei problemi della struttura circondariale sono infatti dettati "dalla delicatezza e la particolarità di alcuni detenuti all’Arginone". Per questo "l’impegno, a cui la ministra Cartabia pare stia prestando orecchio, è quello di mantenere alta l’attenzione sulla realtà carceraria di Ferrara". Fermo restando che "l’obiettivo – conclude – è quello di portare il carcere a condizioni di organico più idonee alle esigenze di una struttura complessa e articolata".