"Non esiste una regolamentazione e la truffa è sempre dietro l’angolo"

Il legale sottolinea i rischi degli exchange, come elevata volatilità e informazioni ingannevoli

"Attenzione alle criptovalute: attività dai guadagni facili, ma che rischiano di farvi perdere tutto". A mettere in guardia gli investitori l’avvocato Chiara Ciccia Romito specializzata in diritto delle nuove tecnologie, dottoranda di ricerca. Il suo suggerimento è anche il monito delle più importanti Autorità europee (Esas - european supervisory authorities), le autorità ̀ di vigilanza finanziarie europee (Eba per il settore bancario, Esma per il settore mobiliare ed Eiopa per assicurazioni e fondi pensione) in tema di criptovalute. "L’avvertimento è stato ribadito anche da Banca d’Italia e Consob – spiega Ciccia Romito – che negli ultimi anni si sono preoccupate di mettere in guardia gli investitori dei token legati agli exchange ovvero le piattaforme che consentono di effettuare compravendite di criptovalute.

Il caso di Ftx ha portato in risalto le ombre che contraddistinguono il settore delle criptovalute e l’assenza di regolamentazione non fa altro che appesantire la questione".

Una mancanza di cui le conseguenze si fanno sentire e chi ha investito in FTX, ora, rischia di perdere tutto, o nei casi più gravi lo ha già perso. "Le tutele mancano – prosegue Ciccia Romito – e quelle percorribili sono lunghe, tortuose e costose. La situazione ha portato gli esperti della materia a dichiarare che investire in criptovalute in un mercato non regolamentato corrisponde all’acquisto di un biglietto della lotteria. Si lascia, quindi, tutto al fato, ma soprattutto ai molteplici rischi: elevata volatilità; informazioni ingannevoli; cripto attività false e truffe; complessità dei prodotti e manipolazione sul mercato".

Il rischio dipende anche dal fatto che le cripto attività non rientrano nella protezione delle attuali norme sui servizi finanziari. "L’Europa sta tentando di raggiungere l’armonizzazione – spieha l’avvocato – tramite la proposta di regolamento europeo ’Mica’ che dovrebbe entrare in vigore nel 2023. ’Mica’ dovrebbe finalmente fornire una regolamentazione nell’ambito delle criptovalute e aiuterà ad evitare sistemi fraudolenti. Il regolamento ha tra i suoi scopi quello di tutelare gli abusi di mercato e fissare regole di trasparenza".

Ma sarà fondamentale uno sforzo in più, perché il problema – come dimostra il caso di FTX – è di carattere internazionale. "Sarà necessario – conclude – individuare una tutela in grado di fronteggiare il problema sotto il punto di vista transfrontaliero. Siamo di fronte ad un fenomeno di portata mondiale".