"La Formula Uno è un sogno, ma se ci chiamano siamo pronti"

Il neodirettore Ricci e le strategie: "Riavviciniamo la Ferrari"

Il direttore Pier Giovanni RicciSuperbike, Jonathan Rea in pista

Il direttore Pier Giovanni RicciSuperbike, Jonathan Rea in pista

Imola, 16 febbraio 2016 - Si apre una nuova fase per il Ferrari, sotto la guida, ora, del neo direttore Pier Giovanni Ricci. «Parliamo di un contenitore motoristico per cui la mia idea è mantenere gli eventi attuali, come la Superbike, e vedere cosa portare a casa dal panorama internazionale». La F1 è un «sogno». «Tanti pensano che l’autodromo è morto perché non ci sono più le corse, ma uno degli elementi su cui punteremo sarà un progetto di guida sicura. Inoltre bambini e anziani devono tornare a vivere il circuito. Così come in montagna i più piccoli crescono sulle piste da sci, a Imola deve essere lo stesso con l’autodromo», spiega Ricci, nato a Forlì ma bolognese d’adozione. Nel capoluogo emiliano è stato dirigente del Bologna calcio e direttore dell’attuale Unipol Arena. Poi, fino a gennaio 2015, responsabile dello sviluppo commerciale del Mugello.

«RESTIAMO in panchina, se ci chiamano siamo pronti – dichiara il direttore sulla F1 –. Imola sta alla finestra», spettatrice di una trattativa (economica) ancora in corso tra Monza e il boss del circus, che vuole una risposta entro febbraio. «Se ci sono stati nel frattempo altri contatti con Ecclestone? No, l’ultimo è il viaggio a Londra. È chiaro che Imola è sede naturale della F1, ma sappiamo anche che il governo è fondamentale. Per ora, quindi, stiamo a guardare cosa succede». Non c’è tempo da perdere, invece, per il concerto 2016: «Al momento non c’è un’ipotesi Bruce Springsteen in campo», anche se i contatti restano aperti. «In questi casi una variante molto importante è rappresentata dalla volontà degli artisti – osserva Ricci –. Ma non possiamo permetterci di dire che il 2016 è perso. Lavoriamo per portare qualcosa, anche perché ci sono altri artisti in grado di fare certi numeri». Basti pensare agli italiani, uomo o donna che siano. «Ci stiamo muovendo ad ampio raggio e fra vari generi musicali». Che fine fa l’impegno con Barley Arts? «Il contratto – risponde – è vincolato al fatto che l’agenzia deve segnalare un evento entro una certa data, che è passata. Per cui se hanno in essere qualcosa bene, altrimenti vediamo altre agenzie».

Su questo, in vista del futuro, Ricci ha una posizione netta: «Non sono dell’idea di legarci a dei promoter perché questo esclude inevitabilmente tutti gli altri». C’è di più: «L’altro giorno ho incontrato il direttore di BolognaFiere per instaurare un rapporto commerciale», fa sapere. La pista è quella del Motor Show e «la prossima settimana parleremo di come coinvolgere l’autodromo». In programma un incontro con Lamborghini «con cui firmeremo un accordo-quadro per l’utilizzo della pista e dell’area paddock. Il discorso sarà allargato alla Ducati e mi piacerebbe riallacciare i rapporti con Ferrari», geograficamente vicina a Imola, «ma dovrebbero esserlo di più».