Difendiamo il patrimonio dei monaci

Desideriamo esprimere tutta la nostra riprovazione nei confronti della scelta dei Frati minori francescani di cedere il magnifico complesso del Murazzo di Modena alla Curia Arcivescovile, che poi ha declinato l'offerta. E ora ci troviamo con il rischio che il convento venga destinato ai migranti, come è noto. Perché? A Modena, dopo l'ingiustificata estromissione dei Monaci benedettini, non si vede più circolare un consacrato in saio o in tonaca. Abbiamo chiese intitolate a San Francesco e a San Domenico e solo preti diocesani! Una città che conta 180.000 abitanti si trova in queste condizioni. Per sua scelta. Che la casa generalizia bolognese e l'Arcivescovo si mettano una mano sul cuore e ripensino certe scelte: le soluzioni ci sono, lo sanno. Distruggere il patrimonio monastico e conventuale di un territorio significa attuare piani di dissoluzione identitaria che apriranno un varco a soprusi venuti da lontano. È questo ciò che si vuole? Auspichiamo fortemente che chi è chiamato a decidere su questo tema ritorni umilmente sui propri passi se vuole veramente bene alla comunità.

Lavinia Previati

Donatella Mastropaolo

Michelangelo Garofalo