Il nodo delle classi con bimbi stranieri

L'idea di distribuire gli alunni stranieri su più classi, senza creare sezioni ghetto come accadeva negli anni settanta e ottanta con le "succursali" dedicate ai figli dei migranti meridionali, sarebbe in sé anche buona, peccato che si scontri con un limite strutturale: mancano le aule e soprattutto mancano gli insegnanti per farlo. Fissare poi per legge percentuali minime o massime è improprio a meno di non pensare ad una redistribuzione di livello perlomeno provinciale quando ci si trovi di fronte a contesti locali ad alta concentrazione di forza lavoro immigrata. Pensare di impiegare un numero più alto di educatori, mediatori culturali e insegnanti di sostegno, proprio no, evidentemente. Marco Lombardi