Intelligenza artificiale, la censura della Cina

Alec Ross è uno dei maggiori esperti di tecnologia digitale, e recentemente ha fornito in una sua intervista alcuni punti di riflessione molto interessanti che vorrei commentare. Alec Ross afferma che c'è una fortissima competizione fra Stati Uniti e Cina per il predominio nell'AI (Intelligenza Artificiale). In questa competizione, a questo punto, gli Stati Uniti sarebbero primi perché investono di più della Cina. Quest’anno gli Usa investiranno 65 miliardi mentre la Cina soltanto 35. In secondo luogo, perché gli Stati Uniti sono molto più avanti nel campo dell’AI generativa. Al governo cinese non piacciono i Large Language Models (LLM) come ChatGPT perché sono molto difficili da censurare e controllare, e il regime cinese continuerà a proibire tutto ciò che non può censurare o controllare. Questo aspetto, riconosciuto da molti studiosi, è ancora sottovalutato, ma sembrerebbe che la limitazione della libertà di pensiero sia un danno enorme per lo sviluppo tecnologico, compreso quello digitale. Riflettiamo meglio su questo aspetto, perché la politica non è affatto trascurabile nei confronti della tecnologia come alcuni pensano.

Cristiano Martorella