La trappola della Ztl per i turisti

Sono un turista milanese. Ho accompagnato amici australiani che hanno affittato un appartamento in centro a Bologna. Quando sono arrivato all'entrata del centro vicino a via Saragozza mi sono accorto che c'era la ZTL. Non essendoci cartelli con istruzioni per come funziona, sono entrato a chiedere in un negozio dentro la ZTL. La negoziante mi ha detto che si poteva entrare e poi pagare il pass entro la giornata. "Ottimo", mi sono detto "come a Milano, prendono la targa con le telecamere e poi si paga". E invece no! Nel pomeriggio mia moglie è andata sul sito comunale per pagare. Ha pagato il ticket ma quando abbiamo provato ad associare il ticket alla targa non è stato possibile. Chiamando il numero verde ci è stato detto che bisognava farlo prima di entrare nella ZTL e che prenderò una multa! Quindi ticket pagato + multa, che bella Bologna. Da turista provo rabbia e delusione! Lascio una riflessione: questo sistema è un residuo del Medioevo quando per entrare in città ci voleva prima il permesso del Podestà e si pagava un fiorino al gabelliere della porta d'ingresso. Altro che accogliere i turisti che portano soldi e lavoro, aiutandoli. Non c'era uno straccio di cartello all'ingresso della ZTL per spiegare come funziona e la comunicazione non vale molto se neanche chi è di Bologna sa come si fa! Spero che in futuro Bologna possa allinearsi ad altre città europee e italiane per uscire dal Medioevo, usando le telecamere diversamente e non punendo chi viene da un'altra città.

Piermaria Marinoni