Morti sul lavoro, i responsabili paghino

Mentre tutti, poco più poco meno, siamo o stiamo diventando notai dello status quo, ci inerpichiamo in arditi ragionamenti, affrontiamo senza pudore alcuno analisi socio politiche e disquisiamo sulle economie mondiali, succede che in Italia si è perso il conto di quanti sono i morti sul lavoro. Ancora meno noto è il cosiddetto "infortunio-morti in itinere". Ma che importa, non creano e non portano consenso. Non solo: sono talmente tanti che ci si è addirittura stancati anche solo di indignarsi. Che tristezza! Basterebbe mettere l'obbligo nelle scuole la cultura della prevenzione-lavoro e cultura alla guida. Accanto al cordoglio e al dolore oggi deve essere unanime l’impegno irrinunciabile perché emerga la verità, perché i responsabili paghino, perché non si parli di casualità. Un pensiero commosso alle famiglie.

Celso Vassalini