Ponte sullo stretto, consigli per il progetto

Il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini batte il chiodo sulla realizzazione del Ponte di Messina. Sicuramente si tratta di una grande opera alla pari di tanti Paesi del nord Europa, che da decenni hanno ponti modernissimi e che collegano città attraverso mari, grandi fiumi e sono persino costruiti sotto acqua. L’idea di immaginarsi un collegamento tra Reggio Calabria e Messina non nego che sia molto bello. Prima di volerlo realizzare il governo attuale dovrebbe pensare a diversi aspetti: primo, con umiltà recarsi nello Stato più sismico al mondo che è il Giappone e vedere i criteri costruttivi dei ponti che sono continuamente soggetti a forti oscillazioni sismiche. . Secondo: il collegamento di un’opera cosi importante deve tenere conto che nell’isola, all’interno non ci sono collegamenti di viabilità in tutta la regione. La Sicilia ha strade ed autostrade che, con tutti i soldi che riceve dallo Stato risultano a tratti, sono monche e l’impegno di tanto denaro contrasterebbe con una realtà che diventerebbe sproporzionata. Ci sarebbe un forte squilibrio. Terzo motivo non esito ad ipotizzare che una realizzazione simile diventerebbe molto appetibile ad organizzazioni malavitose di ultra nota conoscenza che creerebbero non pochi problemi sia ad un indotto lavorativo. Ci sono delle priorità prima del ponte dello stretto di Messina: la sanità, per esempio, che funziona malissimo.

Adalberto de’ Bartolomeis