Tornano gli scritti all’esame. "Tracce semplici"

Format tradizionale dopo due anni condizionati dal Coronavirus. I pareri dei ragazzi del liceo scientifico, classico e linguistico

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"Prima prova con tracce fattibili: molti gli argomenti già trattati". Maturandi piuttosto soddisfatti per la prova scritta di italiano, che torna dopo due anni di stop per il Covid con sei proposte tra attualità, testi argomentativi e interpretazioni letterarie. "Penso sia andata bene – dice Benedetta Nasini del Classico –. Ho scelto il tema sulla musica perché è la mia passione e potevo fare parecchi collegamenti. In molti hanno scelto Verga, le simulazioni hanno aiutato soprattutto per l’analisi del testo letterario". "La prova non era complicata – osserva David Fratini, Ragioneria –. Ho svolto la traccia su Liliana Segre per collegarmi con storia. Il clima era sereno, difficilmente sarà così anche all’orale". Sensazioni positive anche per gli alunni dello Scientifico. "Le tracce non erano troppo ricercate – spiega Giovanni Marzioni –. Ho preferito quella sulla pandemia. Ero ben informato sul tema grazie al lavoro di educazione civica realizzato durante l’anno. Nei giorni scorsi ho notato parecchia tensione, ma ieri eravamo tutti più tranquilli. Per oggi spero bene, per me il peggio è passato". Tra i ragazzi del liceo di via Manzoni c’è anche chi ha approfondito i pro e i contro del mondo iperconnesso in cui viviamo. "Era una tematica che abbiamo sviluppato con l’aiuto della prof, che ringrazio – afferma David Pierluigi – . Sono soddisfatto, ritengo che la traccia abbia offerto un ottimo stimolo per esprimermi al meglio. Oggi la situazione è un po’ diversa. Il timore c’è, però siamo fiduciosi visto che la prova viene preparata dai nostri professori che ci conoscono". Sofia Trezzi, studentessa del 5°B del Galilei: "Le tracce non erano facili da interpretare, mi ha ispirato di più quella sul libro scritto da Liliana Segre con Gherardo Colombo. Una storia sulla sua infanzia, nel periodo delle leggi razziali visto da una bimba che aveva solo otto anni". Giulia Corti del 5°C ha scelto la traccia B1, "perché credevo di avere un bagaglio culturale adeguato da cui prendere spunto, ma anche per la non grande difficoltà delle domande di comprensione rispetto agli altri testi". Stessa traccia per Francesco Carnevali. "Ho scelto questo testo principalmente per il suo contesto storico, perché faceva parte di una serie di argomenti approfonditi durante l’anno". Michele Cavalletti ha preferito una traccia differente. "Ho scelto quella su Giovanni Verga, per la sua importanza e bellezza letteraria". Stessa scelta pe Chiarastella Battistelli: "Ho scelto questa traccia per lo spunto importante che ha saputo darmi non appena l’ho letta". Buona la prima anche al liceo classico e linguistico Leopardi. "Ho scelto la traccia sull’iperconnessione, perché era l’argomento che mi ispirava di più. Gli altri temi non sembravano molto stimolanti – ha detto Tommaso Caraceni, del Linguistico –. Ero pronto e tranquillo". Per Alessandro Manciola del Classico, le previsioni della vigilia sono state rispettate. "Mi aspettavo sicuramente Pascoli e il tema ambientale". Proprio sul discorso di Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, si è cimentato Alessandro. "Durante l’anno abbiamo discusso molto dei cambiamenti climatici ed era ciò di cui mi sentivo più sicuro". Il testo argomentativo è stato scelto anche da Noemi Camarri del Linguistico, che però ha trattato il tema della musica. "Tra le tracce proposte era, quella più interessante. Sono contenta di aver espresso il mio pensiero. In realtà, speravo di parlare della narrativa del ‘900, ma mi sono comunque adattata e ritrovata in questo argomento. Non ero preoccupata di fare il tema. Credo invece che la seconda prova mi metterà più in difficoltà". "Nessuna traccia lasciava spazio all’inventiva e alle riflessioni personali. Gli argomenti erano banali e scontati": si dichiara insoddisfatta Marta Magnaterra, del Classico. "Già da come sono stati presentati, i temi di attualità non permettevano un’analisi libera e autentica. Mi sarei poi aspettata un testo sulla scuola. Ho svolto la traccia su Verga, ma farne una o un’altra era, a mio avviso, la stessa cosa". Inoltre, per Marta la decisione di riprendere con la prove scritte quest’anno "è stata una mancanza di rispetto, perché non si è tenuto conto dei disagi dovuti alla pandemia". Di diverso parere è Ian Iannotti. "Sono contento delle scelte fatte dal Ministero. Ha rispettato le nostre richieste, proponendoci un esame che tenesse conto delle problematiche avute col lockdown. Ho deciso di fare la traccia sulla pandemia, perché era quella che mi permetteva maggiormente di esprimere la mia opinione". Anche Sofia Pagliarecci è soddisfatta. "Le tematiche erano sì molto discusse, ma non banali. Anche quelle attuali potevano essere facilmente collegabili con molti argomenti". Sofia si è però concentrata sul tema del razzismo. "Ho scelto questa traccia, perché mi piaceva parlare delle origini e motivazioni delle legge razziali. Nonostante la cosiddetta ansia del blocco dello scrittore, mi sentivo pronta a fare questo esame". "In classe eravamo tutti certi delle tracce che ci sono state assegnate, soprattutto quelle letterarie. Sono contento di aver scelto Verga, perché era un argomento su cui mi sentivo sicuro e che avevo studiato molto bene". Così Andrea Marchetti, studente del Classico e calciatore della Maceratese. Anche lui dice di "essere stato pronto a svolgere l’esame, vista la lunga preparazione compiuta durante l’anno".

Marco Natalini

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